Contributo congressuale – Regolamentazione per Albi professionali sulle tematiche GLBT

  

Obiettivo di questa proposta di lavoro, e dunque anche del mio intervento è quello di predisporre una piattaforma di obiettivi condivisi.
Il primo di questi obiettivi è una campagna di informazione scientifica.

Perché informazione e perché scientifica

Perchè le persone, i nostri vicini di casa, di metropolitana, i nostri colleghi, i nostri fornitori, i familiari sono disinformati, non sanno, o spesso non sono stati informati da alcuni concetti importantissimi quali:

• le delibere dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), della comunità scientifica internazionale, etc.;
• i concetti di genere sessuale, di identità sessuale, di ruolo sessuale, di orientamento sessuale;
• il genere sessuale, l’identità sessuale, l’orientamento sessuale, il gioco di ruolo nel campo sessuale;

Il sesso o genere viene determinato al momento del concepimento: si è femmine o maschi; la definizione è biologica.

Il ruolo sessuale è l’insieme di regole create dalla società che ci dice come comportarci, per essere in armonia col nostro genere, cioè col nostro sesso.

L’identità sessuale è la convinzione personale, profonda, privata, che ciascuno di noi ha rispetto alla propria mascolinità o femminilità. si stabilisce con molta probabilità intorno ai due anni, nel momento in cui si apprende il linguaggio.

La costruzione del’identità, e del’identità di genere nello specifico, è un processo precoce e legato a complessi intrecci tra fattori biologici e fattori relazionali che, evolvendosi nel tempo, producono una molteplicità di differenze individuali collocabili lungo un continuum connotato ai due estremi da identità e ruoli considerati maschili e femminili, secondo parametri che variano da cultura a cultura

Il termine orientamento indica con chi facciamo sesso, verso chi siamo orientati a farlo: cioè:
1. con membri del nostro sesso
2. con membri dell’altro sesso
3. con entrambi

Ovviamente la campagna di informazione diventa scientifica nel momento in cui le persone vengono a confrontarsi con la evidenza scientifica, proposta da fonti auterovoli.

Per questo chiedo l’intervento degli Ordini Professionali degli Psicologi, e dei Medici perché applichino e richiamino alla applicazione di quelle norme del Codice DEONTOLOGICO che impone di non discriminare in base all’orientamento sessuale delle persone/pazienti/utenti.

E’ necessaria una riformazione dei professionisti del settore, è necessario che gli Albi professionali sconfessino quegli iscritti che ancora oggi a distanza di decenni ancora discriminano e compiono un abuso quando “curano” l’orientamento sessuale definendolo patologico.

Quante ragazze e ragazzi, uomini e donne, soccombono dietro questo approccio; quanti crollano dietro atteggiamenti colpevolizzanti.

La parola omosessuale descrive l’orientamento sia di uomini che di donne che preferiscono partner dello stesso sesso. non è una descrizione esauriente delle persone stesse che designa.
la maggior parte delle persone eterosessuali preferisce partner dell’altro sesso, ma noi parliamo di loro come persone non come di eterosessuali a meno che non si stia discutendo in particolare del loro orientamento sessuale.
Da un punto di vista psicologico l’omosessualità è descritta come una attrazione erotica predominante verso individui dello stesso sesso che può essere espressa in una grande varietà di modi o che può essere inibita dalla pressione sociale intollerante, da un conflitto intrapsichico inconscio o da entrambi i fattori per cui viene negata o rifiutata o rimossa. la concezione morale di tipo giudaico – cristiana ha mal tollerato l’omosessualità e in molti paesi è stata dichiarata illegale.
Da un punto di vista legale il percorso verso la normalizzazione della omosessualità ha seguito queste tappe:

• 1954: depenalizzata in Inghilterra (in privato tra adulti consenzienti dalla commissione Wolfenden della camera dei lord.
• 1973: abolita dal manuale diagnostico statistico dei disturbi psichiatrici dell’associazione americana degli psichiatri (dsm-iii).
• 1987: ricondotta nell’ambito delle varianti non patologiche dell’orientamento sessuale. 987: depennata anche come entità diagnostica, la restante categoria di "omosessualità egodistonica" (quella non desiderata e che crea disagio).
• 1993 cancellazione dell’oms organizzazione mondiale della sanità: veniva così compiuto un grosso passo in avanti sul tema della definizione della salute sessuale. Il nostro obiettivo è quello della diffusione della salute sessuale.

Sempre nel 1974 ‘organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha stabilito che "la salute sessuale risulta dal’integrazione degli aspetti somatici affettivi, intellettivi e sociali del’essere sessuato che consentono la valorizzazione della personalità, della comunicazione e del’amore.
La salute si compone di tre elementi principali:
• essere capace di gioire, avendone la piena padronanza, di un comportamento sessuale e riproduttivo in armonia con u’etica sociale e personale ;
• essere esenti da sentimenti di odio, di vergogna, di colpevolezza, di false credenze e altri fattori psicologici che inibiscono la risposta sessuale e turbano la relazione sessuale;

Questa lunga introduzione, un p’ pedante forse, solo per ricordare e richiamare la necessità di una sorta di manuale ad uso degli operatori socio sanitari, dei medici e degli psicologi.

Tale manuale o codice ha la funzione di suggerimento un “memento” per la regolamentazione dei comportamenti del personale sanitario e scolastico nei confronti delle tematiche Glbt.

Una parola fuori luogo, una illazione scientifica, un pregiudizio introiettato e proiettato sull’utente paziente può creare gravi Danni alla salute psicologica.

I colleghi sono invitati, attraverso l’ordine di appartenenza professionale, alla scrupolosa applicazione delle norme comportamentali già introdotte dal codice deontologico.

Da qui nasce l’invito agli esponenti dell’Arcigay affinché operino pressioni presso gli albi interessati ad una stretta applicazione delle norme e soprattutto ad una diffusione di concetti in base alle conoscenze scientifiche attuali.

Un invito a sradicare il pregiudizio affinché si possa nuovamente parlare di Salute sessuale.

Il nostro obiettivo è far sapere ai nostri fratelli e alle nostre sorelle, alle nostre amiche e amici, alle nostre compagne e ai nostri compagni, far sapere ai nostri concittadini che essere persone non dipende dal sapere con chi faccio sesso se lo faccio, ma da come rispetto me stesso, da come mi faccio rispettare, da come rispetto l’altro.

Dott.re Danilo Moncada Zarbo
Referente consulenza psicologica di Arcigay Roma – Gruppo ORA


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