Il 3 aprile gay e lesbiche sapranno chi votare e chi evitare

  

La richiesta di una legge regionale contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale al primo punto dell’agenda di Arcigay, dopo il congresso triennale, appena conclusosi a Bologna. Una donna, per la prima volta, eletta nella nuova segreteria nazionale dell’associazione. Introdotta anche la nuova figura dei responsabili di area.

Lorenza Tizzi (a dx), neo responsabile pari opportunità Arcigay, al Milano Pride 03

Lorenza Tizzi (a dx), neo responsabile pari opportunità Arcigay, al Milano Pride 03

La richiesta di una legge regionale contro le discriminazioni verso gay e lesbiche, rivolta ai candidati che si sottoporranno alle prossime elezioni del 3 e 4 aprile, è al primo punto dell’agenda di Arcigay, che ha eletto, domenica 19 marzo, la nuova segreteria nazionale dell’associazione. Questo il risultato dei lavori della prima riunione dell’esordiente consiglio nazionale, scaturito dal congresso triennale 2005, svoltosi a Bologna ad inizio marzo.

Una legge regionale contro le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale è già stata approvata, lo scorso 10 novembre, dalla Regione Toscana e un impegno a sostenere l’approvazione di leggi analoghe è stato espressamente assunto dal segretario nazionale dei Ds, Piero Fassino, nell’intervento ai lavori del congresso Arcigay. La legge toscana sancisce la pari dignità di tutti i cittadini a prescindere dall’orientamento sessuale, li tutela dalle ingiustizie nei luoghi di lavoro, nell’accesso agli uffici pubblici, alle strutture sanitarie e ai servizi sociali, nella fruizione dei servizi commerciali e turistici. E’ una legge quindi che amplia le garanzie e le libertà di tutti, non solo delle persone omosessuali, così come a tutti, ad esempio, consente di indicare su un apposito tesserino il nome della persona cui fare riferimento in caso di incapacità naturale (es. stato comatoso).

“Alle prossime elezioni regionali – spiega Sergio Lo Giudice, presidente nazionale di Arcigay — gay e lesbiche voteranno chi si impegnerà per la parità dei loro diritti. Renderemo pubbliche prima del voto le adesioni alle richieste dell’associazione ed indicheremo chi votare e chi evitare il 3 e il 4 aprile”.

Arcigay sta lavorando per sostenere i candidati alle prossime elezioni regionali che dichiarino il proprio impegno sul tema della parità di diritti delle persone omosessuali. Primi fra tutti quei candidati espressione diretta del movimento lgbt (lesbico, gay, bisessuale e transgender), come il segretario nazionale dell’associazione, Aurelio Mancuso, candidato a Milano alla carica di consigliere regionale della Lombardia.

Per la prima volta dalla separazione tra Arcigay e ArciLesbica, come associazioni autonome con tesseramento e organismi distinti, una donna, Lorenza Tizzi, 33 anni, di Cremona, viene eletta nella segreteria nazionale di Arcigay, quale responsabile pari opportunità e cultura. Le donne attualmente iscritte all’associazione sono quasi 12mila, il 12% dei circa 100mila tesserati.

Raffaele Lelleri, neo-responsabile Salute Arcigay

Raffaele Lelleri, neo-responsabile Salute Arcigay

La nuova segreteria nazionale, l’organo esecutivo dell’associazione, eletta a Bologna dal consiglio nazionale, è composta da altri otto membri. Paolo Ferigo, 43 anni, di Milano, con la funzione di tesoriere e responsabile economico; Raffaele Lelleri, 33 anni, di Bologna, come responsabile salute; Antonio Rotelli, 29 anni, di Taranto, al settore legale e legislativo; Renato Sabbadini, 38 anni, di Bergamo, agli esteri; Luigi Valeri, 32 anni, di Bologna, alla comunicazione esterna; Alessandro Zan, 31 anni, di Padova, come responsabile della campagna per il Patto civile di solidarietà (Pacs). A questi si aggiungono, da statuto, il presidente e il segretario nazionali. Invitati permanenti ai lavori della segreteria, il presidente onorario Franco Grillini, deputato Ds; Riccardo Gottardi, co-presidente dell’associazione gay e lesbica europea Ilga-Europe; e Alberto Baliello, presidente del neo-istituito collegio dei garanti.

Altra novità introdotta dal consiglio nazionale esordiente sono i “responsabili di area”, ciascuno dei quali afferente ad un componente della segreteria nazionale. I responsabili sono nove, uno per ciascuna delle seguenti aree tematiche: lavoro, cultura, memoria storica, scuola e giovani, mezzogiorno, immigrazione, disabilità, giornata internazionale contro l’omofobia, giornata contro la discriminazione su base religiosa.


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