Pistoia, razzismo omofobico dalle donne della Margherita

  

Le dichiarazioni di Caterina Bini, candidata della Margherita per ‘Ulivo alle prossime elezioni regionali, a proposito delle Coppie di fatto hanno creato sconcerto nelle fila delle Associazioni omosessuali. La Bini, che è candidata del’Ulivo a Pistoia, aveva dichiarato giorni fa sul’Unità "Sulle coppie di fatto sono ‘accordo, ma ho delle perplessità su quelle omosessuali".

"Ho già chiesto un incontro" dice Matteo Marliani, Vicepresidente del’Arcigay di Pistoia, "La nostra Associazione conta oltre 1500 iscritti votanti a Pistoia, come possiamo votare, o dare indicazioni di voto per una candidata che ha delle perplessità su di noi?, e visto che non si possono più esprimere preferenze, come si può votare la lista che la sostiene", infatti la nuova legge elettorale prevede il voto di preferenza."

“Credo comunque che l’incontro sarà fruttuoso” continua Matteo Marliani “spesso incontrandosi si riescono ad appianare alcune divergenze.”

"Io, francamente, ho delle perplessità sulla Signora Bini" rincara la dose
il Presidente di Arcigay "La Giraffa", Bert D’Arragon, "Mi pare che soffra di miopia: per le coppie di fatto’normal’ non vede problemi, ma sui
diritti alle coppie di fatto formate da persone dello stesso sesso non è altrettanto aperta! Dalla gerarchia della chiesa cattolica possiamo anche accettare certe chiusure, perché il loro punto di vista è quello dottrinale
e religioso. Ma un partito politico che fa differenze tra omosessuali e eterosessuali, il tutto in chiarissima contrapposizione con gli altri alleati dello stesso schieramento che non hanno tentennamenti del genere, dovrebbe forse riflettere a quali elettori in questa Regione intende rivolgersi."

"Durante ‘ultimo congresso nazionale del’Arcigay abbiamo avuto ampie rassicurazioni di sostegno per quanto riguarda i diritti civili delle persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, e lo stesso Claudio Martini – da noi sostenuto – ha preso delle posizioni chiare, ovviamente in una chiave laica che non intendono ledere le convinzioni religiose, che sono cosa diversa e da rispettare. Inviterei la Signora Bini fare altrettanto."


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