Chieti, sconfitta della destra omofoba

  
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“Siamo contenti che gli elettori di Chieti abbiamo bocciato, con il voto di oggi, una delle destre italiane più volgari e intolleranti verso gay e lesbiche”. Così il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, commenta la svolta di Chieti dove vince, per la prima volta dopo anni, il centro-sinistra, con il neo-sindaco Francesco Ricci, a spese del candidato del centro-destra, Enrico Rispoli.

Il sindaco uscente Nicola Cucullo, storico militante della destra, è infatti noto per aver espresso frasi offensive ai danni delle persone omosessuali in occasione del Gay pride di Roma del 2000. Aveva infatti scritto una lettera critica all’allora sindaco della capitale Francesco Rutelli, minacciando di organizzare a Chieti “un bel corteo di maschiacci, che a titolo gratuito avrebbero sfilato per le vie della città alla caccia pacifica dei gay per farli felici senza vaselina”.

“Con questa scelta elettorale una larga maggioranza di teatini ha infatti deciso di de-cucullizzare la propria città – continua Lo Giudice – La parole dell’ex sindaco sono state uno degli esempi più beceri e violenti di una cultura maschilista di rifiuto verso le persone omosessuali. L’infelice e minacciosa battuta di Cucullo ha infatti anticipato i successivi insulti razzisti e intolleranti dei ministri Roberto Calderoli e Mirko Tremaglia”.


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