Il fermento dei gay in Campania

  
Napoli

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Da "Corriere del Mezzogiorno", di Umberto Adinolfi e Antonio Fiore

Dal registro delle unioni civili alla giornata di preghiera: le proposte del movimento omosessuale
Salerno e Napoli, i gay cercano il dialogo
Invito al’arcivescovo Pierro e alla sindaca Iervolino per una discussione senza pregiudizi

NAPOLI — ‘Arcigay di Napoli rivolge al sindaco Rosa Russo Jervolino un invito a un sereno confronto con le componenti omosessuali della città. E a Salerno gli organizzatori del Gay Pride di giugno invitano a un dibattito anche ‘arcivescovo Gerardo Pierro.

La comunità omosex della Campania sembra in queste ore impegnata in una "campagna del sorriso" verso le istituzioni politiche e le autorità religiose, quasi a smentire quel’irrigidirsi dei rapporti con il mondo cattolico-istituzionale che sembra profilarsi dopo ‘ascesa al soglio papale del cardinale Ratzinger, di cui il mondo gay aveva sempre stigmatizzato ‘atteggiamento di chiusura verso il mondo della diversità sessuale.

E a Salerno gli organizzatori della manifestazione dedicata al’orgoglio omosessuale precisano che la loro "tre giorni" avrà soprattutto un aspetto culturale: molti dibattiti e tavole rotonde, qualche spettacolo e nessuna sfilata.


I gay di Napoli e Salerno si mobilitano: «Subito il registro delle unioni civili»
Al Pride di giugno invitato ‘arcivescovo Pierro. Ci sarà anche Cecchi Paone

NAPOLI — Mentre a Salerno si definisco le iniziative preparatorie per il Gay Pride previsto a giugno presentazioni di libri, tavole rotonde, ma anche ‘invito a partecipare ai dibattiti esteso al’arcivescovo Gerardo Pierro, a Napoli ‘Arcigay invita il Comune a un confronto sul tema del diritto alla diversità.

Anche in Campania ‘universo omosessuale è dunque in pieno fermento: due eventi lontanissimi tra loro come la imprevista vittoria alle regionali (in Puglia) del candidato gay del’Unione Nichi Vendola e il via libera del governo Zapatero (in Spagna) al matrimonio tra persone dello stesso sesso hanno restituito morale e prospettive al movimento gay, pur preoccupato dalla temuta deriva omofoba della Chiesa cattolica nel’era Ratzinger.

E se da una parte gli organizzatori del "Pride" salernitano precisano le linee portanti della manifestazione, dal’altra i gay partenopei cominciano a ricevere le prime risposte (positive, come quella del consigliere comunale diessino Leonardo Impegno che pubblichiamo in questa pagina) alla loro proposta di dialogo su temi "caldi" (e di soliti malvisti dal’opinione pubblica benpensante) come ‘istituzione del registro delle unioni civili e la tutela delle coppie di fatto.

Da Salerno, in particolare, il portavoce del "Salerno Pride 2005" Pasquale Quaranta annuncia che alla "tre giorni" del 24, 25, 26 giugno parteciperà con ogni probabilità il giornalista e conduttore televisivo Alessandro Cecchi Paone, protagonista tempo fa di un clamoroso outing che gli ha meritato la simpatia della comunità omosessuale italiana; e ribadisce il carattere soprattutto politico-culturale (e poco spettacolare) del’iniziativa: «Il 18 maggio sarà con noi il senatore Fiorello Cortina dei Verdi; gli incontri preparatori riguarderanno la richiesta di istituzione del Pacs e le tematiche sollevate dalla Agedo, ‘associazione che riunisce i genitori di omosessuali. Certo, nel’ambito della tre giorni ci saranno di sicuro alcuni momenti di spettacolo, come il concerto dei femminielli di Montevergine; ma resterà deluso chi si aspetta una sfilata del’orgoglio omosessuale in piazza: questo evento è sempre legato al "Gay Pride" nazionale, che ques’anno avrà luogo a Milano il 4 giugno, dunque venti giorni prima del’appuntamento salernitano».

Che avrà u’appendice riservata ai gay credenti: «Un Pride di preghiera, un giorno di dibattito e di messa» programmato per luglio e organizzato dal gruppo "Cristo Liberatore", ‘associazione di gay credenti italiani che lo stesso Pasquale Quaranta ha fondato con il napoletano Francesco Bellini.


Verso il Salerno Pride
Domani presentazione di un romanzo omosex
I gay: «Vogliamo gli enti come sponsor e ‘arcivescovo Pierro ai nostri dibattiti»

Salerno

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SALERNO – «Salerno Pride 2005 sarà una sfida senza folklore ai pregiudizi dei benpensanti. Ecco perché inviteremo ‘arcivescovo Gerardo Pierro a prender parte alle nostre tavole rotonde. Intanto ci aspettiamo ‘appoggio e il patrocinio delle giunte di sinistra del Comune e della Provincia».

Porte spalancate al dialogo, per tentare di riportare sui giusti canali di confronto, la tematica del’omosessualità. A ribadirlo è Pasquale Quaranta, giornalista e portavoce del Pride 2005 "made in Salerno". Mancano due mesi al’appuntamento tanto temuto e già partono i preparativi.

I prossimi 24, 25, 26 giugno Salerno ospiterà la manifestazione del’orgoglio omosessuale che farà affluire partecipanti da tutto il Mezzogiorno ‘Italia. Una vera e propria convention meridionale, in attesa del’evento nazionale che si terrà a Milano.

Intanto ‘associazione salernitana di cultura omosex "Federico Garcia Lorca" ha organizzato per domani la presentazione del romanzo di Sciltian Gastaldi, "Angeli da u’ala soltanto", edito da PeQuod. ‘incontro si terrà presso il pub Tekabega nel cuore del centro storico salernitano.

Il libro, che racconta di Francesco (Chicco) ed Emanuele (Lele), due diciannovenni come tanti che si innamorano, con u’intensità tale da farli sentire come angeli da u’ala soltanto, è solo il primo tassello verso ‘organizzazione della manifestazione di giugno, un vero e proprio evento che non mancherà di produrre nuovamente polemiche e contrasti.

Proprio nella direzione di una ritrovata voglia di dialogo ed apertura al dibattito, si inserisce Pasquale Quaranta. «Innanzitutto vorremmo sgomberare il discorso da alcune incomprensioni, nate nel’ultima settimana, in occasione del’elezione di Papa Benedetto XVI. La manifestazione di giugno non sarà una nostra sfida a Papa Ratzinger, bensì un attacco frontale ai pregiudizi di tanti benpensanti. Rispettiamo le sue osservazioni sui gay ma di certo non le condividiamo: questo però non ci spinge a fare la guerra al pontefice. Anzi, la nostra intenzione è quella di realizzare un pride laico indirizzato alla promozione della campagna sui PaCS ossia il patto civile di solidarietà».

«Alla manifestazione — aggiunge Quaranta — stiamo invitando tutte le associazioni sul territorio salernitano. Ovviamente inviteremo anche monsignor Gerardo Pierro, la cui presenza alle tavole rotonde sarebbe davvero gradita per poter rilanciare il dialogo e la comprensione reciproca. Vorrei anche sottolineare che a giugno non ci sarà alcuna sfilata. Ciò non perché abbiamo qualcosa di cui vergognarci, ma perché questo pride sarà culturale ed improntato alla contrapposizione dialettica. Ci saranno dibattiti, incontri, testimonianze, appuntamenti totalmente aperti alla cittadinanza».

E se dalla Curia salernitana non dovesse giungere esito positivo al formale invito, il movimento omosessuale si attende quantomeno ‘appoggio ed il patrocinio di Comune e Provincia: «Nei giorni scorsi — conclude il portavoce del Pride 2005 — abbiamo inoltrato sia al Comune che alla Provincia la richiesta di patrocinio e di sostegno della manifestazione, chiedendo altresì anche degli spazi idonei».


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