Stop al bullismo contro gli adolescenti gay!

  

Le dichiarazioni del’onorevole Maria Burani Procaccini, Presidente della Commissione parlamentare per ‘infanzia, rendono finalmente giustizia a una verità da troppo tempo conosciuta ma mai discussa nelle sedi politiche: la fragilità sociale dei giovani e degli adolescenti gay e lesbiche.

Noi giovani sappiamo cosa vuol dire subire la discriminazione: molti di noi sono stati sbattuti fuori di casa, altri sono stati umiliati a scuola, altri ancora hanno perso il lavoro. Tutti e tutte comunque ci troviamo quotidianamente nella condizione di dover scegliere come apparire agli altri, se correre il rischio di vivere liberamente la nostra affettività o se nasconderlo agli altri.

In altri paesi programmi di prevenzione del bullismo di matrice omofoba esistono o sono in fase di discussione. La nostra associazione da anni promuove corsi di formazione per educatori e insegnanti chiamato "Educare al rispetto". Molte volte abbiamo avuto successo, troppo spesso la scuola , le aziende ulss ci hanno sbattuto la porta in faccia perché parlare di omosessualità ai giovani era troppo "scabroso" oppure per timore dei genitori. Ci siamo sempre chiesti se invece non possa essere più la violenza che subiamo a dare scandalo, invece che la nostra esistenza.

Ringraziamo ‘On.Procaccini per le sue dichiarazioni laiche. Ci auguriamo che su questo tema ci possa essere un consenso politico democratico e invitiamo anche le altre forze politiche a mettersi in gioco. Venite a trovarci nelle nostre associazioni, nei nostri locali o sui nostri siti web. Ascoltate in prima persona le nostre storie, le nostre voci. Saremo lieti di aiutarvi ad aiutarci.

Fabio Saccà
Coordinatore nazionale Arcigay Giovani


‘On.Maria Procaccini ha dichiarato in un agenzia Ansa oggi "è opportuno nella prossima legislatura, effettuare un monitoraggio e coinvolgere le istituzioni locali anche a forme di collaborazione, per supporti psicologici gratuiti e per u’educazione diffusa che porti alla prevenzione di questi fenomeni di sopraffazione e di bullismo che vanno perseguiti in tutte le sedi".


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