L’estate gay parla italiano

  

MILANO – Ci sono le sempreverdi Saint-Tropez e Ibiza, ‘amatissima Barcellona con Sitges, e pure le Canarie, con la new entry Lanzarote, insieme alle eterne Mikonos e Lesbos. Ma anche ‘americana Phoenix con i suoi cowboy e ‘Eureka Springs tra i monti del’Arkansas come racconta il New York Times, oltre a Berlino, metropoli europea gay-friendly per eccellenza.

Però ‘estate 2006 del turismo omosessuale mondiale ora parla anche italiano. Secondo una ricerca realizzata dalla Klaus Davi & Co con la società di rilevazione Nathan il Saggio Srl per il BitLab, Osservatorio sul turismo, il Belpaese è sempre più amato dai villeggianti gay e lesbiche, nonostante la sua immagine di nazione conservatrice. Certo, ‘Italia è ancora ben lontana dal’essere "la" meta gay. Per dire, la Spagna resta tra le favorite e ‘avvento di Zapatero "amico" degli omosessuali ‘ha resa ancora più appetibile. Però sempre più località italiane si stanno attrezzando per offrire soggiorni personalizzati anche alle coppie dello stesso sesso, proprio per evitare quegli sguardi esterrefatti, maliziosi o riprovevoli alla richiesta di una stanza con letto matrimoniale.

In cima alla classifica dei luoghi più citati e più consigliati dalle riviste gay di tutto il mondo, ‘è la Marina di Torre del Lago (Lucca), dove dal 1998 ogni estate "Friendly Versilia" richiama con concerti, feste e mostre appassionati da tutta Europa. Non solo gay. E proprio la Versilia è infatti uno dei posti più gay-friendly di tutta Italia. ‘è perfino il Mama Beach, il primo stabilimento balneare attrezzato gay ‘Italia, tanto che lo slogan del’edizione 2006 dice: "’è un posto in Italia dove non sei giudicato per i tuoi peccati, ma per la tua abbronzatura".

Ma il turista omosessuale straniero sceglie ‘Italia anche per la sua arte. Così Firenze, Roma e Venezia sono le più amate. E la Capitale si è organizzata: dal 2002 il punto ‘incontro (per tutti) è il Gay Village, iniziativa che il Comune ha inserito tra le offerte del’Estate romana. "È u’esperienza molto importante per la città, un esempio di politica di spazio rivolta ai gay". Lo sa bene la neo onorevole Vladimir Luxuria che ha animato molte notti del Gay Village e che suggerisce anche ad altre località turistiche di fare altrettanto.

Ad esempio Taormina: "Fino a 15 anni fa – racconta – era amatissima dagli omosessuali di Stati Uniti, Inghilterra, Olanda", poi "’hanno abbandonata perché le amministrazioni non hanno puntato su quel tipo di turismo, anzi in certi casi lo hanno osteggiato". Nonostante ciò Catania e Taormina vengono ancora consigliate da molti tour operator gay. Così come Sorrento, la Costiera Amalfitana e Venezia, da sempre entrambe molto amate dal turismo gay ‘élite. Però, "non bisogna credere che tutti gli omosessuali siano ricchi", sottolinea la deputata di Rifondazione, perciò "sarebbe bello ripetere esperienze come i campeggi per omosessuali: ci andavo 25 anni fa, ce ‘erano sul Gargano e ad Isola di Capo Rizzuto".

Sarà per questo che spuntano nuove offerte anche in posti tradizionalmente per famiglie. Come nelle Marche. Nel centro medioevale di Acquaviva Picena (Ascoli Piceno), la compagnia di viaggi per gay Man Around ha acquistato ‘Hotel Abbadetta e offre pacchetti speciali per coppie omosex in luna di miele. Ma attenzione, avverte Vladimir Luxuria, "è sbagliato mettere divise comportamentali a una categoria, i gay non sono oche". Sempre meglio quindi "parlare di diversi tipi di turismo, anche per i gay".

15 luglio 2006


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