Firenze, un impegno comune per la convivenza civica

  

“La vicenda delle ripetute occupazioni della sede di Arcigay Firenze rischia di creare tensione sociale fra soggetti diversi. Occorre un impegno di tutti per armonizzare i bisogni delle varie realtà che compongono il tessuto sociale cittadino.

Così il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, interviene sulla vicenda delle ripetute occupazioni della sede del comitato Arcigay di Firenze “Il Giglio Rosa” da parte di un gruppo di cittadini stranieri privi di alloggio.

“Ogni città europea — spiega Lo Giudice — rappresenta oggi un fascio di soggettività diverse, le cui esigenze vanno armonizzate. Per questo vogliamo respingere ogni rischio di interpretazione di questa vicenda come di un conflitto fra i bisogni della comunità glbt (gay, lesbica, bisessuale e transgender) e quelli di cittadini stranieri senza casa. Lanciamo un appello alle istituzioni fiorentine, come a tutte le forze sociali, ad affrontare in modo organico il tema della convivenza fra soggetti portatori di bisogni e tratti di identità differenti, nella prospettiva della costruzione di una città in cui le differenze di sesso, origine etnica, religione, età, orientamento sessuale o identità di genere siano comprese nella loro specificità ma soprattutto armonizzate in uno scambio culturale e sociale che possa essere un arricchimento per la città."

“Al Comune di Firenze — conclude il presidente di Arcigay – chiediamo anche un supporto concreto per risolvere la difficile situazione in cui si trova il locale comitato Arcigay, adottando misure operative adatte a scongiurare conflitti fra le legittime esigenze dell’associazione e delle persone omosessuali che rappresenta e quelle di cittadini extracomunitari alle prese con il difficile problema dell’alloggio.


  •