Tracce per un supporto ai migranti LGBT

  

Tra gli immigrati in Italia ci sono sempre più persone omosessuali, che vivono una doppia problematica e incontrano nel loro percorso di integrazione ostacoli specifici che si aggiungono a quelli normalmente sperimentati dagli stranieri.

Su questa realtà particolare Arcigay ha svolto una ricerca, presentata il 29 aprile 2009 in una conferenza alla Camera dei Deputati.

L’evento ha visto come moderatrice l’On. Anna Paola Concia e ha contato sugli interventi di Paolo Patanè, responsabile nazionale Salute Arcigay, di Giorgio Dell’Amico, referente immigrazioni Arcigay e della ricercatrice Laura Pozzoli.

Uno dei primi problemi è che i servizi rivolti ai migranti – è stato sottolineato – sono progettati e forniti senza considerare la dimensione dell’orientamento sessuale, e gli operatori spesso non prendono in considerazione la possibilità che gli utenti non siano eterosessuali.

I servizi forniti dalla comunità LGBT, inoltre, sono fortemente collegati al modello culturale che si è sviluppato in Occidente, nel quale tanti migranti omosessuali non si riconoscono, anzi a volte vi sono ostili.

Una delle principali fonti di informazione e supporto per gli stranieri sono le reti informali interne alle comunità migranti, ma a causa dei tabù che molte culture hanno verso l’omosessualità questa risorsa fondamentale non è efficace per i problemi specifici incontrati da questi migranti.

Arcigay ha appena ultimato il progetto IO, per sostenere l’integrazione degli immigrati LGBT, finanziato anche dal Ministero del Welfare, mettendo tra l’altro a punto una brochure in varie lingue e un manuale per gli operatori dei servizi che si occupano di migranti ed uno per i volontari e le volontarie delle Associazioni LGBT.

In Italia, per quanto riguarda i diritti delle persone omosessuali, ‘siamo a zero’: è stata l’amara riflessione della deputata del Pd Anna Paola Concia, che ha citato come esempio ‘la discussione di ieri in commissione sul ddl sicurezza’. ‘Il Paese sta arretrando rispetto alla capacità dello Stato di includere chi è diverso da te. E in Italia – ha aggiunto – ‘sono tanti i cittadini che vivono discriminazioni multiple’.

Nella foto di Fanny Coletta:
Paolo Patanè, On. Anna Paola Concia, Giorgio Dell’Amico, Laura Pozzoli

VI PRESENTIAMO QUI SOTTO, IN FORMATO PDF SCARICABILE
IL MANUALE "TRACCE PER VOLONTARIE E VOLONTARI DELLE ASSOCIAZIONI LGBT"


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