Il ministro di An: “Perchè patrocinio il convegno dei gay”

  

Tratto da La Repubblica – ed. Genova
Sabato, 9 Maggio 2009 

Il ministro di An: “Perché patrocino il convegno dei gay”

MICHELA BOMPANI

«NON solo parteciperò al convegno a Genova dell’Arcigay ma ho dato il patrocinio del ministero per la Gioventù. Voglio aprire il dialogo, spero però che il periodo di campagna elettorale non comprometta la comprensione reciproca»: il ministro Giorgia Meloni, Pdl, presidente di Azione Giovani, sarà a Palazzo Ducale il 21 maggio, parteciperà a “I giovani e il disagio della diversità”, organizzato dall’Arcigay.

SE La sua compagna di partito, Alessandra Mussolini, davanti alle telecamere di Porta a Porta non aveva esitato a rispondere «meglio fascista che frocio» a Vladimir Luxuria, allora candidata per Prc, lei, 32 anni, spiega che «i toni coloriti sono sempre stati nel mio partito un’assoluta eccezione, che purtroppo fa più notizia del comune sentire».

Ministro, perchè ha deciso di partecipare al convegno organizzato dall’Arcigay a Genova e, quindi, al Pride nazionale?

«Qualche settimana fa ho ricevuto una delegazione giovanile dell’Arcigay e in quell’occasione mi hanno invitato al dibattito. Ho forti perplessità sulle manifestazioni  più esibizioniste del Gay Pride. Ma su un tema così delicato come quello del disagio giovanile legato al diverso orientamento sessuale, penso sia un mio dovere partecipare».

In passato, la sua parte politica ha usato talvolta toni coloriti. Il suo è un segnale forte: lo invia ad alcune anime del suo partito?

«“La mia parte politica” non è mai stata indulgente nei confronti di qualunque tipo di discriminazione. Ho punti di vista differenti su alcune rivendicazioni del movimento omosessuale, ma politica ha senso solo se si dispone lealmente al confronto».

Una vittima su cinque del bullismo in Italia viene discriminata per la propria identità sessuale: è emergenza?

«Non so se sia emergenza, ma sono certa che basta una sola vittima di discriminazione a meritare l’attenzione delle istituzioni».


Bullismo, una vittima su cinque è omosessuale
Il 21 al Ducale convegno dell’Arcigay che lancia l’allarme nelle scuole

UN CONVEGNO nazionale a Genova organizzato dall’Arcigaysull’allarme bullismo contro gli omosessuali nelle scuole italiane ed europee, il 21 maggio a Palazzo Ducale: e il ministro per la Gioventù, Giorgia Meloni, Pdl, già leader di Azione Giovani, non solo partecipa, ma decide di patrocinarlo. Nelle scuole, il bullismo si nutre di omofobia, come indicano i dati dell’indagine “Schoolmates”, condotta da Arcigay nel 2008 su un campione di 500 scuole europee ed italiane e che verranno presentati al convegno “I giovani e il disagio della diversità” a Genova, nell’ambito delle inziative del Pride nazionale 2009: se il fenomeno prolifera, professori e presidi non lo riescono a percepire. Il 53% degli studenti delle scuole superiori denuncia di ascoltare “spesso” o “costantemente” compagni che ne discriminano altri con espressioni volgari relative alla presunta identità sessuale e il 10% assicura di aver assistito a episodi di discriminazione nelle aule contro ragazzi che sono (o sembrano) omosessuali: dall’altra parte, però, l’83% dei docenti interpellati assicura di non aver “mai” avuto esperienza di casi del genere. Una vittima su cinque del bullismo, è omosessuale. Solo 11,4% dei ragazzi interviene per aiutare la vittima, il 21,4%, invece, si diverte: e l’allarme sociale sta crescendo, secondo il rapporto Eurispes-Telefono Azzurro (2008) un adolescente omosessuale su tre, nell’ultimo anno, ha pensato al suicidio.
(m. b.)


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