Si è svolto il 21 Maggio 2009 a Palazzo Ducale a Genova il convegno Arcigay I giovani e il disagio della diversità, compreso nel programma culturale del Pride nazionale 2009 che ha ricevuto il patrocinio gratuito del Ministro della Gioventù.
L’evento si è aperto con la testimonianza di Francesco, ragazzo gay vittima di bullismo, tratto dal film documentario “Chi mi ridarà quegli anni”, prodotto da Movie Movie: un racconto sincero del dolore provato sulla propria pelle da un giovane che ha avuto il coraggio di denunciare insulti, umiliazioni e violenze subite nel contesto scolastico, nel silenzio di insegnanti e compagni.
Il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni ha aperto i lavori illustrando la necessità di confrontarsi e trovare strumenti condivisi per combattere l’odioso fenomeno dell’omofobia verso i giovani e presentando possibili strade da percorrere: dalla promozione di sessualità e affettività consapevoli, alla costruzione di una rete nazionale di comunità giovanili, nelle quali la discriminazione deve essere bandita. Il Ministro ha inoltre dato la sua disponibilità a proseguire nel confronto con Arcigay, al fine di costruire una società inclusiva che faccia sentire tutti orgogliosi di essere italiani, aldilà della persona che si ama.
Il Presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso ha ribadito la necessità di trovare spazi di dibattito per agire il ruolo educativo dell’associazione, prima di tutto nei confronti delle istituzioni e della politica. “La Rete Giovani Arcigay è composta da decine di ragazzi e ragazze con un profondo senso di comunità che operano tutti i giorni per portare avanti questo ruolo formativo, affermando la propria visibilità e conducendo progetti educativinelle scuole, nelle strade, nella comunità stessa."
Fabio Saccà, responsabile Rete Giovani Arcigay, ha salutato il Ministro Meloni, regalandole una bandiera del Genova Pride, simbolo della città che ospita il Pride nazionale nel 40° anniversario del movimento LGBT e del diritto di esprimere se stessi in tutte le differenti identità.
Sono quindi intervenuti: Matteo Martelli, responsabile del primo grande progetto europeo sul bullismo omofobico curato da Arcigay, Alessandro Buffoli, Ricercatore dell’Università di Padova che ha curato la prima grande ricerca italiana sul suicidio tra i giovani omosessuali e bisessuali, Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista dell’Università La Sapienza di Roma, sul tema dell’omofobia interiorizzata.