Ha riscosso grande successo il romanzo inedito “Stefan e Aristej” di Vincenzo Perrellis al 1° Premio Letterario Aspromonte, organizzato dalla biblioteca Rocco Palamara di Santa Cristina d’Aspromonte – RC e dalla rinomata casa editrice Luigi Pellegrini di Cosenza.
Il concorso a cui hanno partecipato 84 concorrenti per la sezione romanzo o raccolta di racconti e 103 per la sezione racconto singolo, provenienti da tutta Italia e persino dall’estero, ha visto la serata conclusiva e di premiazione domenica 9 agosto 2009 a Santa Cristina d’Aspromonte.
Il Premio della prima sezione è stato conferito a Nicola Miller di Messina per il romanzo “La sorgente di San Biagio”, mentre quello per la sezione racconti alla giovane esordiente pugliese Amata Albero con il racconto “Ninetta – le mie scarpe rosse”.
Durante la serata di premiazione a Vincenzo Perrellis, oltre il premio Selezione, per essere tra i cinque finalisti, è stato consegnato il Premio del Presidente di Giuria, il Prof. Pasquino Crupi, pro rettore dell’Università per Stranieri di Reggio Calabria, nonché insigne saggista, critico letterario, studioso ed esperto di letteratura calabrese.
Alla consegna del premio, il prof. Crupi oltre a elogiare la pregevole modernità della prosa di Perrellis, ha sottolineato l’importanza del contenuto del romanzo: la storia di due ragazzi di un piccolo centro albanese nella Calabria del ‘500. Lo studioso ha fatto notare che sebbene l’omosessualità sia una realtà anche in Calabria, la letteratura non ne ha mai trattato, quindi, Perrellis con il suo romanzo ha avviato una vera rivoluzione letteraria, dotando la letteratura calabrese della gamba che le è sempre mancata, rendendola finalmente abile a far parte della letteratura mondiale.
A seguito della premiazione l’editore Walter Pellegrini ha proposto la pubblicazione del romanzo di Perrellis che presto troveremo in tutte le librerie.
Vincenzo Perrellis è nato e vive a San Martino di Finita, un piccolo centro albanofono della provincia di Cosenza; è militante e fa parte del direttivo dell’Arcigay di Cosenza.
Esprime grande plauso per il successo conseguito dall’amico Enzo, come tutti lo conoscono nella cerchia di persone a lui vicino, Federico Cerminara, presidente del Comitato Provinciale Arcigay Eos Calabria nonché responsabile nazionale cultura in Arcigay. Proprio in vista di questo successo viene proposta al Perrellis il ruolo di responsabile cultura, affidando nelle sue mani questo importante strumento per favorire sul territorio calabro il cambiamento sociale, attraverso l’abbattimento di stereotipi e luoghi comuni, recuperando come nel romanzo trattato la dignità di una relazione omosessuale.