Lidia Borghi
44 anni
Genova
volontaria Arcigay L’Approdo
L’Italia che vorrei…
Un Paese in cui vengano pienamente applicati quei diritti civili di cui è imbevuta la Costituzione italiana e che oggi sono disattesi in nome del pregiudizio e della malafede e non la nazione arretrata che l’Unione Europea sta richiamando all’ordine perché non ha ancora pienamente riconosciuto le coppie di fatto, sia etero che omosessuali.
L’Arcigay che vorrei…
Un’istituzione più aperta e attenta alle esigenze della sua componente lesbica che – a Genova negli ultimi mesi – ha visto aumentare le sue tesserate da due, la mia compagna ed io, a circa venti e tutto ciò grazie alla capacità di aggregazione e alla forte volontà che anima l’intero Comitato Provinciale Arcigay di Genova L’Approdo.
La compagna che vorrei…
Quella che ho e che ho sempre sognato di avere accanto, una donna adorabile e sensibile, sempre presente con mille attenzioni. È anche grazie alle sue doti aggregative se in questi ultimi mesi le donne iscritte ad Arcigay sono aumentate nel capoluogo ligure.