“Questo Parlamento si è posto fuori dall’Europa e dalla comunità democratica e civile"
Intervista al Presidente Nazionale dell’Arcigay, Aurelio Mancuso, dopo il voto della Camera sulla bozza di legge contro l’omofobia.
Una pagina buia per i diritti, quella che si è consumata martedì 13 ottobre 2009 alla Camera dei Deputati. Ha fondamento la pregiudiziale costituzionale votata dal Parlamento?
La pregiudiziale non ha alcun fondamento perché nell’ordinamento italiano la definizione orientamento sessuale, è già presente per esempio nella legge che recepisce la Direttiva europea sulle discriminazioni sul posto di lavoro. Di orientamento sessuale si parla pure nel provvedimento sul diritto d’asilo, e in tutti i Trattati europei ratificati dal Parlamento italiano. La pregiudiziale presentata dall’Udc è stato il cavallo di Troia utilizzato per affossare il provvedimento.
Come giustificare tale voto in un momento in cui assistiamo a continui atti di violenza motivati da atteggiamenti discriminatori
Non c’è alcuna giustificazione, questo Parlamento si è posto di fatto fuori dall’Europa e dalla comunità democratica e civile del mondo. Proprio mentre sto scrivendo continuano a squillare i telefoni in tutta Italia delle sedi Arcigay e di altre associazioni lgbt, cui sono segnalati episodi di aggressione e di discriminazione. La caccia al gay e alle trans è in pieno svolgimento, mentre la classe politica chiacchiera a vanvera. E’ una vergogna che dovrebbe scandalizzare tutto il Paese.
L’Italia appare sempre più lontana dall’Europa e dal pieno riconoscimento di diritti e tutele uguali per tutti…
Direi che, per usare una sintesi efficace, oggi il Vaticano è lo Stato italiano che ospita una Repubblica a sovranità limitata. Detto questo, ciò accade perché la politica tutta non è capace di avere un sistema di valori fondanti condivisi. A ciò bisogna sommare il fatto che destra e sinistra italiane sono culturalmente le più arretrate del mondo occidentale: da una parte si è intrisi ancora di idee fasciste e reazionarie, dall’altra il catto comunismo rimane l’ultimo collante ideologico.
Il 18 ottobre si è svolta la maratona contro l’omofobia a Napoli. Quali le altre iniziative in campo?
In tante città in questi giorni sono in corso e in programma diverse manifestazioni di protesta e poi, si attueranno nuove forme di disobbedienza civile. La misura è davvero colma e le persone lgbt stanno provando sulla loro pelle cosa significa vivere in un momento storico dove l’esclusione e la violenza sono sollecitate persino da partiti politici.
Alessandra Valentini
www.dirittidistorti.it