Bari, Primavera dei Diritti

  

18-28 febbraio 2010
Puglia/Bari, Teatro Kursaal Santalucia

«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza»
(Articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani – 1948)

La Puglia risponde a Rosarno con “Primavera dei diritti”, la maratona culturale che trasformerà per undici giorni (dal 18 al 28 febbraio) Bari, il Teatro Kursaal Santalucia e altri spazi diffusi sul territorio regionale, in un laboratorio di buone pratiche per la riscrittura di un nuovo alfabeto delle culture e per la tutela dei diritti civili universali. Un progetto della Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo, con soggetto attuatore il Teatro Pubblico Pugliese, pensato nella duplice funzione di evento spettacolare e melting pot nel quale confrontarsi, esprimersi ed apprendere in nome del dialogo e della tolleranza tra etnie e credo religiosi diversi.

La “Primavera dei diritti” – che ha avuto il suo prologo già dai primi di febbraio con “Waiting for Primavera” (un ciclo di performance e meeting nei Teatri Abitati di Puglia, oltre a numerosissimi eventi curati dalle Associazioni del territorio – si propone di sollevare discussioni, suscitare il confronto tra idee, stimolare un processo di crescita sociale e di consolidamento dei valori di democrazia, libertà e solidarietà.

Una rassegna multidisciplinare ideata con l’obiettivo di raccontare, attraverso i molteplici linguaggi dell’arte e della cultura, lo stato attuale dei diritti civili e le loro possibili evoluzioni nel nostro Paese e nel mondo. Oltre 100 eventi di teatro, danza, musica, un ciclo di conferenze internazionali, meeting con le maggiori ONG, performances, mostre, videoinstallazioni, “azioni teatrali”. “Primavera dei diritti” è allo stesso tempo un racconto ed un esperimento. Ricerca, sperimentazione e confronto tra culture, la celebrazione della diversità in una terra che ha nella “convivialità delle differenze” la traccia della propria storia.

“Primavera dei diritti” è stata pensata per mettere la forza poderosa dell’arte, della danza, del teatro e della musica, a servizio della cultura dei diritti civili, affiancando ai grandi nomi di artisti, nazionali ed internazionali, giuristi ed esperti in tema di migrazioni, omosessualità, pari opportunità, sicurezza e cooperazione.

Sette le sezioni della Primavera: show (concerti, teatro e danza), performance, lezioni sui diritti, meeting, video, gastronomia e mostre.

Contributi dei maggiori esperti mondiali: economisti, sociologi e docenti di prestigiose università europee e statunitensi.

Tra le lectiones magistrales, coordinate dal Dipartimento interfacoltà di Scienze Storiche e Sociali dell’Università di Bari, anche quella del giurista e componente del Comitato Etico dell’Unione Europea Stefano Rodotà (il 23 febbraio).

Il 26 febbraio sarà la volta degli statunitensi Alan Hyde, dell’Università del New Jersey e Elizabeth Wolgast, docente dell’Università della California ed autrice del libro “La grammatica della giustizia”. Si potranno ascoltare anche Ermanno Vitale, autore di “Dal disordine al consenso. Filosofia e politica in Thomas Hobbes” e “Ius migrandi”, gli iberici Javier De Lucas Martìn (mercoledì 24), docente dell’Università di Valencia, direttore dal 1990 del Gruppo di studio su cittadinanza, immigrazione e minoranza, autore per conto della Commissione Europea del Rapporto sulle misure giuridiche contro il razzismo e la xenofobia in Spagna, e Iñaki Rivera Beiras (giovedì 25), dell’Università di Barcellona, al quale si deve la più importante e completa opera sul carcere “La cuestion carceraria. Historia, epistemologia, derecho y politica penitenziaria”, un contributo civile e politico alla lotta contro la tortura, alla sua stigmatizzazione e ripulsa.

Il 26 febbraio un’altra lectio magistralis in tema di tutela dei diritti civili con Tamara Pitch dell’Università di Perugia e l’argentino Daniel Borrillo dell’Università di Parigi Ovest – Nanterre La Défense autore di “Omofobia. Storia e critica di un pregiudizio”. Tra gli ospiti anche la Presidente di Di’Gay Project Imma Battaglia, un nome un destino, che conduce una lotta senza quartiere per la tutela dei diritti degli omosessuali, “Una lotta ferma al palo” a suo dire. Nel programma lezioni sui diritti anche di Barbara Duden ed Eligio Resta (diritti fondamentali e corpo), Adalgisio Amendola e Vittorio Lingiardi (diritti fondamentali e sessualità), Alessandro dal Lago, (diritti fondamentali e migrazioni), Giuseppe Mosconi, Pio Marconi, Matthias Rieger, Dario Melossi e Mauro Palma (diritti fondamentali e sicurezza), ai quali si aggiungono Luigi Ferrajoli e Franco Cassano per le relazioni conclusive.

Musica, teatro, parate itineranti, danza, performance, documentari, urbanArt,
gastronomia, mostre

Al via la “Primavera dei diritti” con la parata e le performance ideate dall’esperto di arti
circensi Boris Vecchio (il 18 febbraio alle 18.00 con partenza dal centro storico di Bari)
che guiderà un gruppo di ragazzi brasiliani tolti alle favelas grazie alla testardaggine dell’arte.

Alla stessa ora, nella Sala Giuseppina del Teatro Kursaal si terrà la cerimonia inaugurale, un momento di riflessione in cui si intrecceranno interventi istituzionali e testimonianze di chi in prima persona vive le contraddizioni del nostro tempo, gli effetti dell’emarginazione e dell’espropriazione dei diritti: i soggetti più deboli, i bambini, le donne offese, i migranti e gli anziani. Uno sguardo proteso verso l’area del Mediterraneo, scenario di contraddizioni drammatiche strettamente intrecciate alla realtà quotidiana. Tutti sotto i riflettori per qualche minuto, in un contrappunto di voci, per raccontare storie rivolte ad un pubblico man mano più attento e motivato. Interverranno: Stefano Anastasia, Presidente onorario e difensore civico di Antigone, Kostas Moschochoritis, Direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia, Giuseppe Onufrio, Direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia. Tra le presenze confermate per l’inaugurazione insieme al Presidente nazionale Arcigay Paolo Patanè, anche Antonella Marino, Amnesty International Puglia. Inoltre, Chouaib Zwairit (Marocco), mediatore linguistico ed operatore del Cara e del sindacato Rdb Cub, e Daniela Shawki, italo-egiziana, dell’Associazione per la mediazione interculturale e informa-immigrati AMICI.

L’intero programma di “Primavera dei diritti” annovera sette categorie di eventi, alle quali si vanno ad aggiungere quelli in “Outdoor”. Si tratta nello specifico di azioni urbane performative che si svilupperanno dal 18 al 28 febbraio, in diversi luoghi della città. Tra i tantissimi ideatori delle performance outdoor anche i ragazzi di Fibre parallele, giovane gruppo teatrale pugliese. Ma ci saranno anche i giochi acrobatici e le evoluzioni vorticose nei movimenti senza respiro degli Afro Jungle Jeegs con “In Total control”, giovani artisti con la passione del teatro che da Nairobi invaderanno le strade di Bari (il 23 febbraio alle 18.00 e alle 19.30 in Piazza Ferrarese; ed il 24 alle 18 e 19.30). Il funky dei Funk Warriors, sorprendenti danzatori pugliesi, scatenatissimi in spettacolari coreografie ad alto tasso energetico (alle 18.00 e alle 19.30 del 25 febbraio in Piazza Umberto a Carbonara ed il 26 febbraio alle 18.00 e alle 19.30 in Piazza Risorgimento a Bari). Dai ritmi al cardiopalmo dei Warriors ai riti ipnotici, incantatori, dei monaci buddisti del Tashilhunpo Monastery, impegnati per una intera giornata a tentare di sospendere il tempo di una città (il 27 febbraio a partire dalle ore 11.00 per le vie del centro di Bari). I dettagli del programma Outdoor sono indicati nel comunicato specifico.

In prima nazionale, ad aprire e chiudere la maratona dei diritti, l’israeliana Yasmeen Godder, nuova star della danza contemporanea internazionale, qui impegnata in “Love fire” (18 febbraio alle 21.00 al Kursaal), e poi con Roberto Casarotto, curatore di progetti internazionali di danza, (il 19 alle 17.30 Sala Decò del Kursaal) per il meeting “Corpo e identità”. Ritroviamo la Godder, stavolta come coreografa con i Matanicola (il 28 febbraio alle 20.30) con “Under one & two”, un progetto in due quadri per un duo maschile, composto da Nicola Mascia e Mata Zamir, che con Yasmeen Godder si incontrano per indagare il senso dell’identità. Giocando tra i ruoli, l’incontro e la distanza, questo spettacolo, nato in collaborazione con Sasha Waltz, cerca una possibile via di comunicazione tra sé e l’altro, una possibile accettazione nella e della società.

Sempre in prima nazionale per “Primavera dei diritti” l’intenso Rachid Ouramdane in “Loin…(far…)” (il 20 febbraio alle 20.30 al Kursaal) presentato la scorsa estate al festival di Avignone; il palestinese Tarek Halaby in “Finally I’m no one” (domenica 21 alle 20.30), una performance che il pubblico vedrà proiettata su monitor in quanto il danzatore si esibirà dietro un muro costruito in proscenio. A lui è legata la mostra ospitata nel foyer “Actually, I’m someone”. Teatro civile il 22 febbraio alle 22.00 con la produzione di Babilonia Teatri in “Underwork”, uno spettacolo che non condanna, non spiega, non dà soluzioni ma semplicemente fotografa una situazione di incertezza facendo procedere parallelamente due modi narrativi: da una parte la leggerezza del dolce far niente, dall’altra il vero centro dello spettacolo rappresentato da un recitato scarno, una sorta di poesia senza rima né armonia.

Di solida reputazione europea l’iraniano Yaser Kasheb ed il suo “Misterious Gifts: theatre of Iran” (lunedì 22 febbraio alle 20.30 al Kursaal) mentre il Balletto Civile di Michela Lucenti incontra le arti degli Afro Jungle Jeegs nello spettacolo “I prodotti”, presentato all’ultimo festival di Spoleto, che sarà in scena al Kursaal il 25 febbraio alle 20.30. Dall’Iraq gli IraqiBodies della nuova star della danza europea Muhanad Rasheed che presenterà “Crying of my mother” e la prima assoluta “Insomnia” (venerdì 26 febbraio alle 20.30), e a dalla Turchia i danzatori di Garajistamulpro in una sorprendente storia di amore omosessuale, “Monday in the sun“ (il 26 alle 22.00), spettacolo a cui deve notorietà internazionale. Ed anche “Royal Dance”, il 21 febbraio alle 19.00, in anteprima italiana.

Gli stupefacenti virtuosismi vocali di LaLa McCallan rapiranno il pubblico nei due appuntamenti (dinner/show) “VivaLaDiva! A Diva with a difference” in cui l’artista cambierà continuamente genere musicale ed abiti femminili (Sala Decò del Kursaal alle 22.00 del 26 e 27 febbraio). Inoltre, Ricci Forte con “Pinter’s Anatomy”, un lavoro complesso sul processo di manipolazione semiotica delle passioni, a partire dalle 17.30 fino alle 22.00 (con sei repliche) il 26 e 27 febbraio nel Roof Garden del Kursaal.

Ed anche la prima assoluta del nuovo album della londinese Z-Star, icona del nujazz (fusione tra sonorità tipiche del jazz, del funk, del soul e dell’house) il 24 alle 21.30 al Kursaal. Nel programma anche gli incontri con i leader di numerose ONG internazionali e associazioni sui diritti con approfondimenti sui progetti di sviluppo e sensibilizzazione, Medici senza Frontiere, Greenpeace, Emergency, Libera, Save The Children, Arcigay, Antigone, Amnesty International, C.A.R.A., UNICEF Bari, A.G.E.D.O., per citarne alcuni; la sezione video con documentari e UrbanArt, mostre tematiche, performance, appuntamenti quotidiani di gastronomia curati dalle comunità etniche della città in collaborazione con il centro interculturale Abusuan (ogni giorno alle 19.30), corsi di italiano per immigrati e laboratori e tantissimi altri eventi. Da non dimenticare la mostra allestita all’interno del Kursaal: “Il costo umano di una catastrofe nucleare”, rassegna fotografica a cura di Greenpeace sugli effetti devastanti del nucleare in Russia.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sui programmi (orari, dettagli luoghi, etc.)
saranno disponibili sul sito
www.primaveradeidiritti.it


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