Carri, costumi e Mister Gay oggi il “Pride” invade Palermo

  

di CLAUDIA BRUNETTO
La comunità gay non ha dubbi, alla vigilia della sfilata che conclude la settimana del “Palermo Pride”: la manifestazione, arrivata alla seconda edizione, è ormai un evento che coinvolge tutta la città. In questi giorni di preparativi e di appuntamenti si sono fatti avanti studenti, associazioni, commercianti e albergatori, pronti a sostenere e a sponsorizzare l´evento. E tanti volontari hanno offerto un po´ del proprio tempo libero per fare volantinaggio in vista della manifestazione. Ma soprattutto, per questa edizione, la città ha aperto al “Pride” le porte di sedi di prestigio per dibattiti e convegni, dallo Steri a Villa Niscemi, fino a Palazzo delle Aquile.
Anche le scuole e le sedi universitarie hanno organizzato incontri per lanciare le iniziative. «L´anno scorso era un´incognita – dice Daniela Tomasino, portavoce del “Pride” e di Arcigay Palermo – non sapevamo come sarebbe andata e le adesioni ci hanno sorpreso. Quest´anno la città si è fatta avanti fin dalla fase organizzativa. Tutti, non solo la comunità Lgbt. Il “Pride” è anche dei precari, dei migranti, degli studenti e dei collettivi. Per fare un solo esempio, abbiamo avuto allo Steri Letizia Battaglia, che non esponeva in una sede istituzionale da 18 anni».
Oggi alle 15, con questo entusiasmo e questa atmosfera di grande partecipazione, partirà la sfilata dei carri da piazza Magione. Ne sono previsti più di venti, colorati e festosi, com´è nella tradizione del “Pride”. La madrina sarà Luxuria, accompagnata da Giulio Spatola, Mister Gay Europa 2011 e Mister Gay Italia 2010.
Il simbolo dell´asterisco con la frase scelta per questa edizione – «E io ca sugnu bedda, mi vogghiu marita´» – sarà su tutte le magliette, gli striscioni e i manifesti. Dalla Magione il corteo muoverà per il Foro Italico, corso Vittorio Emanuele e via Roma, fino ad arrivare in piazza Castelnuovo per il concerto e la festa finale. «C´è un maggiore entusiasmo – dice Massimo Milani, che con Gino Campanella forma la coppia gay più famosa della Sicilia – Anche i più diffidenti adesso hanno compreso che il “Pride” è un´occasione per avere il coraggio di esporsi, ormai tutti riconoscono l´asterisco come simbolo gay. Con il nostro carro e i nostri costumi prenderemo spunto dal tema del femminismo e dell´omogenitorialità per regalare a tutti qualcosa di molto divertente».
La piattaforma di adesioni raccoglie più di cinquanta realtà diverse, da Libera Palermo alla Lega antivivisezione, dai Laici comboniani a Muovi Palermo, dal Ciss al Laboratorio Zeta. «Questo accade – dice Luigi Carollo, di Articolo Tre – perché il “Pride” racconta l´orgoglio di essere quello che si è. Abbiamo colto i segnali di una grande attesa per questa edizione. I palermitani hanno compreso che il “Pride” è un momento per battersi per importanti questioni sociali con lo strumento della festa. Abbiamo aperto un buon dialogo con i tessuti associativi, il fronte antimafia e le istituzioni».


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