Di Luca Trentini, segretario nazionale Arcigay
Sono numerose le lettere e i commenti che Arcigay ha ricevuto dopo il comunicato stampa inviato ieri dove si richiedeva a Beppe Grillo una posizione chiara sulle questioni lgbt, dopo l’infelice battuta con cui ha chiuso il suo comizio bolognese.
Tra questi gli amici di Cinque stelle Udine che operano “unitamente alle associazioni LGBT del territorio, organizziamo anche un ciclo di conferenze dove viene dato un ampio spazio a questi temi”.
Claudia, di Cinque Stelle Palermo, ci spiega come un articolo come risposta possa bastare”.
Claudia difende Grillo, come tanti militanti del movimento, anche perchè “ha un modo ‘colorito’ di esprimersi (è un comico)”. “Sono certa – ci spiega – che non voleva offendere nessuno e mi dispiace che questo abbia causato fraintendimenti. In più, ci tenevo a precisare che il confronto con Berlusconi in qualsiasi caso è fuoriluogo, poichè Grillo non è il “capo” del movimento, ma miccia e megafono, è la persona che comunque ha avuto il merito di unire tanti cittadini delusi dall’ attuale classe politica… ma lui nessuno dovrà mai votarlo..non sarà mail il presidente del consiglio”.
Ieri poi, è stato diffuso un comunicato da Cinque stelle Bologna che parla di polemiche strumentali preelettorali. L’accusa non ci riguarda: siamo un’associazione apartitica che ha chiesto solo e molto banalmente un legittimo chiarimento politico.
Sono poi numerosi i commenti sul nostro sito che cavillano di come il termine del dialetto bolognese “busoni”, che tradotto sta per “culattoni”, a Bologna non assume connotazioni offensive, ma amichevoli e simpatiche. Dal nostro punto di vista abbiamo purtroppo perso l’abitudine di sorridere quando i politici ci fanno oggetto di battute e barzellette. Non per mancanza di ironia, ma per il legittimo sospetto di quello che esse sottendono: il mancato riconoscimento della nostra dignità. Proprio per fugare questo dubbio abbiamo chiesto a Grillo di specificare il suo pensiero sull’argomento. Pensate alla reazione che si sarebbe giustamente sollevata se la battuta di uscita dal palco fosse stata “ti saluto negro”…. E’ la simpatia del “meglio le belle donne che essere gay” che ci risulta profondamente antipatica e sulla quale, esattamente come per Berlusconi, non vogliamo tacere.
Da qui a dichiarare che Beppe Grillo sia omofobo ce ne passa, ma restiamo in fiduciosa attesa di un gesto di chiarimento come l’adesione del movimento Cinque stelle a Europride Roma 2011. Sarebbe un atto coerente con la simpatia che Grillo nutre per noi.