Ragusa. Trent’anni l’altro anniversario dell’Avis

  

di Valentina Raffa
Modica. Frizzante e divertente. Lo spettacolo “Diversamente Avis” organizzato dall’Avis di Modica in piazza Matteotti per festeggiare i suoi 30 anni sul territorio ha unito musica, gag, teatro e satira per parlare di “diversità” come ricchezza per tutti. Condotto da Danilo Vizzini e Rossana Carretto, lo spettacolo si è sviluppato alternando le performance degli artisti alle gag di Vizzini, che ha parodiato il grande Elvis, gli U2, ed altri cantanti e gruppi storici, finendo col duettare con il cantautore brasiliano Julim Barbosa, che ha presentato due suoi pezzi, mostrando grande abilità con la chitarra. Forti applausi per il cantante lirico Adonà Mamo, che con Adagio e un brano tratto dalla Tosca, cantate con la sua voce di soprano (è questa la “diversità” di cui era il testimonial) ha conquistato il pubblico. Sul palco anche l’Arcigay di Ragusa, con un brano sull’omosessualità letto da Vincenzo Tumino, e le sonorità africane del gruppo musicale “Les Tamboors D’Harmattan”, il ballerino Alberto Giardina, Claudia Giglio con le sue coreografie, il regista Fabio Bastianello.
Il momento clou della festa, nella quale c’è stato anche l’annullo filatelico postale celebrativo del trentennale Avis Modica, è stata la pièce dell’attore Marcello Perracchio, noto per la sua partecipazione al “Commissario Montalbano” dove recita sempre la frase, citata anche sul palco di Modica, “Non mi scassari i cabasisi”. A fargli da spalla l’attore Danilo Schininà nei panni di un giornalista intento ad intervistare un operatore ecologico (Perracchio appunto). Quest’ultimo, pur orgoglioso di essere modicano, ha elencato in maniera ironica e sarcastica le note dolenti della sua città: “casse comunali a secco, strade piene di buchi da fare invidia alle vie più impervie delle foreste brasiliane, e privatizzazione del teatro con la costituzione della Fondazione, che ha reso impossibile esibirsi alle compagnie locali, dal momento che dovrebbero sborsare 700 euro per un teatro, poi – ha proseguito l’attore – non riscaldato in inverno tanto che va bene se si torna a casa con raffreddore o febbre, perché si rischia una broncopolmonite”, strappando scroscianti applausi. Conclusione pungente con riferimento (non esplicito perché Perracchio non ha fatto il nome, ma certamente ovvio) al parlamentare Riccardo Minardo costretto ai domiciliari. La serata è terminata con l’auspicio per il prossimo anno che il numero di 2570 soci donatori Avis possa aumentare, facendo lievitare le 3200 unità di sangue intero e plasma raccolte nel 2010. “I donatori sono per la maggior parte uomini – ha detto il presidente dell’Avis Modica, Rosario Avola – per cui speriamo che si diffonda la cultura del dono anche tra le donne e soprattutto tra i giovani, per i quali abbiamo un’apposita sezione coordinata da Giovanni Frasca”.


  •