Parte Pride Village Musica e dialoghi sui temi omosex

  

PADOVA. I due mesi di appuntamenti, incontri e concerti che si aprono oggi con il Padova Pride Village non sono una semplice manifestazione giunta con successo alla sua quarta edizione, sono soprattutto una serie di occasioni in cui il mondo gay si interroga, si confronta e si apre verso il resto della cittadinanza.
Il dialogo, la voglia di mostrarsi, di rendersi visibili è lo spirito con cui il Circolo di Iniziativa Omosessuale Tralaltro di Padova ha scelto di ideare questo contenitore di eventi unico nel Nord d’Italia, e che per quest’anno vede la partnership con PadovaFiere S.p.a.: il che è una conferma della solidità dell’iniziativa.
PadovaFiere S.p.a contribuisce non solo con il mettere a disposizione gli spazi del polo fieristico padovano, ma anche con un contributo organizzativo. Per due mesi la comunità omosessuale avrà l’occasione di ribadire alla città, e non solo, le proprie battaglie, di spiegare ragioni e punto di vista su questioni spesso spinose come il matrimonio tra coppie gay e l’adozione, sarà un modo per avere quella visibilità indispensabile per combattere l’omofobia. E’ risaputo, si teme quello che non si conosce.
Si parte questa sera dalle 21 con due madrine d’eccezione, la pungente Luciana Littizzetto e l’attrice Franca Valeri. La carrellata di nomi importanti della musica continua domenica con Boy George, icona musicale del mondo gay, poi arriveranno anche Mario Venuti, Ron, Patty Pravo.
Ma il Padova Pride Village, che si ricollega nel nome alle manifestazioni di piazza del mondo omosessuale e al contenitore «village» che va al di là di una festa di poche ore, ha scelto una serie di volti noti per approfondire tematiche e aprire dibattiti. Lunedì 4 luglio, in via del tutto eccezionale, i cancelli della Fiera di Padova si apriranno alle 18 per accogliere Nichi Vendola, uno dei fondatori negli anni ’80 dell’Arcigay e leader del partito Sinistra Ecologia Libertà, che parlerà della necessità di nuove riforme che tutelino il mondo omosessuale, delle problematiche legate al mondo politico e le ripercussioni che queste continuano ad avere sulla comunità gay ed i loro diritti.
Altro momento di dibattito è per mercoledì 6 con l’ex senatore Giampaolo Silvestri, storico esponente del movimento gay, che terrà una conferenza dal titolo «I diritti tra identità e fondamentalismi», mentre la sera seguente sarà lo psichiatra e docente della Facoltà di Psicologia 1 della Sapienza Vittorio Lingiardi ad aprire il dibattito sul tema «Dal Disgusto all’umanità: il lungo viaggio della cittadinanza gay».
Religione e omosessualità sarà un altro tema caldo, e sempre molto attuale, sul quale ci si soffermerà il 23 agosto con Don Andrea Gallo, prete che si è schierato con il comitato «No Dal Molin» e che ha partecipato al Gay Pride di Genova nel 2009, dimostrando la sua apertura alla comunità omosessuale.
I toni saranno diversi ma di puro dialogo anche martedì 5 con Margherita Huck, che presenta «Libera Scienza in Libero Stato», libro che parla del ruolo dei ricercatori e la «fuga di cervelli» dall’Italia.
Al Padova Pride Village si discuterà anche di prevenzione e Aids e di bullismo. Ad accompagnare i dibattiti ci saranno proiezioni di film e documentari, spettacoli teatrali di qualità come quello di Anna Mazzamauro e Sabina Guzzanti.
L’ingresso alle varie serate (dalle 20) va dai 5 ai 15 euro (per i concerti). L’accesso è dall’ingresso E di via Goldoni. Il programma dettagliato www.padovapridevillage.it


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