Trans? “Esseri con seni finti”. Arcigay, lettera di protesta a “La Provincia”

  

Simbolo relativo alla transessualità - Wikicommons

Bologna, 19 agosto 2011-08-19

Gentile direttore,

ho letto con notevole disagio l’articolo a firma Marialuisa Righi “Marrazzo ridicolo e anacronistico” pubblicato dal vostro quotidiano il 19 agosto (qui di seguito).

Non può infatti che sorprenderci infatti l’approccio della giornalista al transessualismo e l’incapacità della stessa di cogliere il senso profondo di una femminilità nobile e sofferente, imprigionata in un corpo maschile.

Al di là dell’ipocrita maschilismo che trasuda dalle parole rilasciate dell’ex Governatore del Lazio Marrazzo a “La Repubblica”, ci indigna il vostro ridurre il transessualismo a “un essere con seni finti e l’apparato riproduttivo maschile” che “lascia perplessi perfino i bonobi”.

Non si combatte la volgarità producendone altra: l’identità di genere prescinde dalla genitalità e và rispettata senza ricorrere ad immagini turpi e truci che offendono il sacrificio di coloro che danno una forma adeguata al proprio sentirsi donne o uomini.

Paolo Patanè – Presidente nazionale Arcigay

Marrazzo ridicolo e anacronistico
Venerdì 19 Agosto 2011
di Marialuisa Righi
Pubblicato da: La Provincia di Sondrio, La Provincia di Lecco, La Provincia di Como, La Provincia di Varese
Dopo due anni di silenzio è tornato a parlare e l’ha fatto concedendo un’intervista a Concita De Gregorio la quale, va detto, non ha infierito su quel che resta del potente ex governatore della regione Lazio, Piero Marrazzo. Ci hanno pensato altri quotidiani nazionali a riprendere per le orecchie il fervido cattolico che con la sua storiaccia di droga e trans ha, di fatto, consegnato il suo mandato al centrodestra e infangato la debole credibilità della sinistra, ma non è stata l’analisi sommaria del suo vissuto politico a suscitare appassionate discussioni sui forum delle grandi testate, quanto il suo outing, dove tra l’altro afferma: «Non sono gay, amo le donne ma andavo a trans perché i transessuali sono donne all’ennesima potenza, esercitano una potenzialità di accudimento straordinaria… cercavo un sollievo legato alla loro femminilità».
Ora: che l’ennesima potenza femminile possa essere espressa da un essere con seni finti e l’apparato riproduttivo maschile, lascia perplessi perfino i bonobi (scimmia antropomorfa con cui condividiamo il 96% del nostro patrimonio genetico, nota per la sua bisessualità). Una femminilità, quella descritta da Marrazzo, anacronistica e ridicola, con grande spreco di “ante”: accomodante, rassicurante, confortante e via andare e poi dove cerca quella femmina (?) in grado di aprire la porta senza fare domande? Rovistando nei bassi fondi della prostituzione romana, pagando, alterando una realtà miserevole che desta più pena che orrore.
Unica consolazione resta scoprire, ai margini dell’intervista, che la moglie l’ha lasciato. Troppo donna per non chiudere la porta.


  •