Grosseto. Contro il registro il fronte cattolico

  

Ma tutti i cattolici in Consiglio voteranno contro
BIPARTISAN DAL PD AL PDL, DALL’UDC ALLA LISTA LOLINI TUTTI PER IL «NO». POTREBBE NON BASTARE
UN EFFETTO, aldilà di quello che poi sarà il risultato della votazione, la mozione presentata da Sel sul registro delle unioni civili lo ha già avuto, ovvero ricompattare, in modo bipartisan, il fronte cattolico. Dal Pd al Pdl dall’Udc alla Lista Lolini, tutti i cattolici presenti in Consiglio hanno già annunciato che voteranno contro. Nel Pd Lorenzo Mascagni e Riccardo Tinacci (già caduti ai tempi nel 2008 nella lista di proscrizione dell’Arcigay per aver votato contro) annunciano di nuovo battaglia. Ma questa volta, nella maggioranza che sostiene Bonifazi, ci sarà anche il gruppo consiliare Udc- Api. «Voteremo contro afferma sicuro Iacopo Tonelli . Sulle affermazioni di principio non accettiamo compromessi. L’auspicio è che la mozione non passi, ma anche se ciò avvenisse avrebbe pochi effetti pratici e soprattutto non inficierebbe l’alleanza di Governo, nata su programmi per lo sviluppo di questa città e non su retrograde battaglie ideologiche». Ma anche i cattolici del centrodestra si fanno sentire. «I primi ad alzare gli steccati ideologici sono stati quelli di Sel ricorda Giacomo Cerboni nel momento in cui hanno detto di non rivolgersi ai cattolici consapevoli che avremmo votato contro. Questo vuol dire fare del Registro delle unioni civili una battaglia ideologica, mettendo in discussioni le radici del matrimonio civile stesso». Deciso anche l’intervento di Riccardo Megale. «Mi auguro che i miei colleghi consiglieri si adoperino all’interno delle loro rispettive coalizioni per far si che l’approvazione di questa mozione non avvenga. E non per una questione bigotta di principio, ma semplicemente perché ciò non avrebbe alcun valore legale. Operiamo quindi tutti insieme perché si attui con equità di giudizio una parità nel quotidiano, nei servizi, nelle richieste di contributo, così come approvato nella scorsa legislatura con l’istituzione del quoziente famiglia non ancora attuato, senza per questo dover effettuare un censimento volontario per le coppie di Grosseto».


  •