Politici «gay omofobi» È polemica sulla lista

  

ROMA – Alla fine, la minaccia, annunciata da giorni, è diventata realtà: ieri mattina su un blog anonimo, creato attraverso una piattaforma americana, é comparsa una lista di dieci nomi di politici tacciati di essere gay e tuttavia ufficialmente omofobi. L’iniziativa, secondo gli autori del sito, serve a «riportare un po’di giustizia in un Paese dove ci sono persone che non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e agli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva». I dieci politici inseriti nella lista sono esponenti di Udc, Pdl e Lega, tra i quali un ministro e un presidente di Regione. Ironiche le reazioni dei diretti interessati. «Per un attimo», afferma Corsaro, vicepresidente vicario del Pdl alla Camera, «ho temuto che mi inserissero nell’elenco degli interisti occulti». Di analogo tenore il commento di Baccini, presidente dei Cristiano popolari: «Mi chiamano donne preoccupate. Vorrà dire che istituirò un comitato per la tutela del mascolinità». Anche il capogruppo del Pdl al Senato, Gasparri, commenta ridendo: «Mi dispiace, sono un banale eterossessuale». Secca la reazione di Formigoni, governatore della Lombardia: «Fantasie malate di personaggi inqualificabili». Durissimo il giudizio del ministro per le Pari Opportunità, Carfagna: «È una bufala, cinica e violenta. Il ricorso all’idea di una lista ricorda gli orrori del passato». L’operazione rischia di sollevare questioni di carattere legale. Il presidente di Arcigay, Patané, parla di «operazione spregevole». La deputata Pd, Anna Paola Concia. aggiunge: «Non trasformiamo questa vicenda così delicata in una guerra tra bande. Serve invece una riflessione collettiva». Ma gli anonimi promettono nuove liste.


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