Udine. Dordolo ancora nella bufera Un tweet indigna Pd e Arcigay

  

Ancora lui. Luca Dordolo, ex consigliere comunale della Lega, di nuovo nell’occhio del ciclone per una presa di posizione fuori dalle righe. Stavolta il bersaglio di Dordolo sono la lista del Pd per il Comune e, in particolare, la candidatura di Alice Concollato, che da uomo è diventata donna. In un “cinguettio” su Twitter l’esponente ex leghista usa frasi discutibili e sicuramente irriverenti e sostiene che «il Pd candida un trans alle comunali di Udine» e poi si chiede perchè non anche «un pedofilo e uno stupratore seriale?». Lo stesso Pd e l’Arcigay insorgono. Dura la risposta di Hosam Aziz, vice segretario cittadino dei Democratici. «Condanniamo nella maniera più ferma – scrive Aziz – l’affermazione di Dordolo. La riteniamo razzista e un’istigazione all’omofobia. Ricordo a Dordolo che Alice non è una “trans” (anche se lo fosse non farebbe differenza), ma una donna e che per la scelta del sesso ha condotto un percorso nel rispetto della legalità. Spero che nessun movimento politico sia così folle da candidare Dordolo. Ci sono tutti gli elementi perchè venga perseguito penalmente. La sua azione non deve trovare terreno fertile a Udine». «Le prossime elezioni comunali di Udine si arricchiscono della partecipazione di nuove figure che, come Alice Concollato, portano il proprio complesso vissuto quale contributo umano per l’intera comunità – si legge in una nota di Arcigay e Arcilesbica firmata dal presidente Giacomo Deperu -. Un’occasione che ci riporta alla mente la grande figura di Marcella Di Folco, fondatrice del Mit Movimento identità transessuale italiano, eletta Consigliera comunale a Bologna nel 1995 e prima donna apertamente sottopostasi all’operazione di riattribuzione del sesso a coprire una carica pubblica al mondo. Il movimento omosessuale e transessuale ha da sempre generosamente contribuito, con le proprie sofferenze e le proprie speranze, con le proprie storie di vita personale, a fare la storia dei diritti civili del nostro Paese, facendo crescere la politica e l’Italia: la misera cronaca la lasciamo invece agli stonati cinguettii di anacronistici leghisti che tentano solo di farsi propaganda sulla nostra pelle».


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