Nozze gay: sì in Francia

  

PARIGI – Il Parlamento francese ha varato ieri (con 331 voti a favore e 225 contrari) il testo che fa della Francia il quattordicesimo paese nel mondo ad autorizzare le nozze di coppie dello stesso sesso, che potranno anche adottare bambini.
L´opposizione ha presentato ricorso presso il Consiglio costituzionale. La decisione è attesa entro un mese, poi la legge sarà promulgata. «È una legge generosa», ha detto la ministra della Giustizia Christiane Taubira, che «lotta contro la disuguaglianza» e «protegge migliaia di bambini».
L´apertura della Francia alle nozze gay arriva 12 anni dopo quella dell´Olanda, apripista nel 2001. E 14 anni dopo il sì all´unione civile francese, il Pacs, votato nel 1999, ma che non garantisce alla coppia la stessa tutela di un matrimonio, né permette l´adozione. È anche l´epilogo di sette mesi di feroci polemiche e di una maratona parlamentare, 136 ore e 46 minuti di dibattiti, che ha spaccato la classe politica, specie sul tema dell´adozione, cui resta contrario il 50% dei francesi, e della procreazione assistita per le coppie di lesbiche, che dovrebbe rientrare in una legge sulla famiglia. Continua però in piazza la protesta delle organizzazioni cattoliche e tradizionaliste, sostenute dal centrodestra. Parigi è blindata. Un migliaio di poliziotti protegge le sedi del Parlamento e i dintorni dell´Eliseo. Il clima si è degradato: episodi di omofobia e pestaggi di omosessuali si sovrappongono ai cortei di protesta, che continueranno fino alla grande manifestazione del 26 maggio. Continuerà anche la staffetta di madri sugli Champs de Mars, ai piedi della Tour Eiffel.
Sull´altro fronte, le bandiere arcobaleno sventolano nel quartiere del Marais, notoriamente gay-friendly. Mentre 200mila omosessuali che già vivono in coppia pensano al matrimonio e il 27 aprile si terrà a Parigi il primo salone del matrimonio gay.
POLEMICHE IN ITALIA. Lo scontro contagia anche l´Italia. Le associazioni omosessuali e i radicali plaudono alla legge francese, con il presidente di Arcigay Flavio Romani e il presidente di Gaynet Franco Grillini. Ma gli oppositori hanno organizzato ieri un sit-in davanti all´ambasciata di Francia con i parlamentari del Pdl Maurizio Gasparri, Carlo Giovanardi, Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi. I manifestanti indossavano magliette con gli slogan dei «colleghi» francesi. Ma non tutto il centrodestra è compatto: «Oggi le nozze gay sono legali in 14 Paesi ed in 9 Stati degli Usa. L´Italia resta, purtroppo, indietro», dice per esempio il deputato del Pdl Giancarlo Galan.


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