Serracchiani: «Userò i fondi del presidente per le attività anti-omofobia»

  

«Nel nostro civilissimo Friuli un insegnante ha rinunciato a una supplenza perché non ne può più del bullismo omofobico. Abbiamo ragazze di 20 anni che ci raccontano di essere picchiate perché lesbiche, 18enni che vengono buttati fuori di casa dai genitori perché omosessuali. Non ce la facciamo più ad affrontare queste cose da soli, abbiamo bisogno delle istituzioni». Giacomo Deperu, presidente di Arcigay Friuli, lancia un appello a cui Debora Serracchiani risponde. La candidata del Pd alla presidenza della Regione, si dice favorevole alle unioni omosessuali, accetta di fare la tessera dell’associazione e di sottoscrivere i cinque punti presentati ai candidati. L’aspirante presidente si fa testimonial della lotta alla discriminazione «perché anche chiedere il voto come donna non è affatto facile». La crisi richiede che la politica si occupi di altre priorità? «Se serve – rilancia Serracchiani – i 25 mila euro del fondo del presidente utilizzato senza rendicontazione possono essere messi per promuovere iniziative per celebrare, il 17 maggio, la giornata contro la discriminazione». Scatta l’applauso da una città «dove il progetto contro l’omofobia nelle scuole è stato ignorato dalle istituzioni» hanno ricordato Deperu e Francesco Furlan che ha seguito il ricorso Arcigay contro la Regione per il contributo sull’acquisto della prima casa negato a una coppia gay. (m.mi.)


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