Milano. Incominciata l’esposizione del crocifisso “leghista” nei locali della Regione.

  

Sono stati appesi, al Pirellone, i primi crocifissi acquistati dal Consiglio regionale lombardo in base alla legge approvata a novembre da Lega e Pdl.
Voluta a tutti costi dalla Lega, la delibera mira a riconoscere i “valori storico-culturali e sociali” e le “radici giudaico-cristiane” della Lombardia, ma in realtà forse, stando alle cronache dello scorso autunno, voleva essere l’occasione per esporre il simbolo usato dal Carroccio durante le battaglie della medievale Lega Lombarda.
Marco Mori, presidente del CIG dichiara: “Paradossale e incoerente che i leghisti, soliti a strapparsi le vesti quando si parla di diritti e valori – perchè bisogna parlare solo di crisi – si siano inventanti e abbiano insistito tanto su un’iniziativa non solo controversa per la giurisprudenza, ma assolutamente fuori dalla portata regionale. La Regione non dovrebbe assumere un’identità come valore, ma dovrebbe sostenere tutte le identità presenti nel suo territorio con politiche veramente inclusive.
Verrebbe da chiedersi, visti i tempi e la situazione politica attuale, se non sia il caso di appendere un crocifisso con uno dei due ladroni. Forse sarebbe un bel segno dei tempi e un bel segnale per i nostri tanti, troppi politici devoti”


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