Presentato a Padova il progetto “Padova Friendly”

  

Presentato ufficialmente in conferenza stampa venerdì 27 aprile 2012 alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio e all’Assessore al Commercio, Turismo, Attività produttive Marta dalla Vecchia, il progetto “Padova Friendly”, contenitore di iniziative che punta all’ambizioso obiettivo di inserire la città di Padova tra le grandi mete turistiche internazionali preferite dalla popolazione lesbica, gay, bisessuale e transgender.

L’iniziativa, promossa dal Circolo Arcigay Tralaltro Padova e da Etta Andreella, mira da un lato a diffondere una cultura dell’accoglienza, creando ambienti e situazioni che mettano a proprio agio le persone LGBT trattandole equamente, senza pregiudizi e soprattutto con la massima naturalezza, dall’altro promuovere nuove opportunità di sviluppo turistico per una città come Padova, al centro di una regione dalle grandi risorse culturali.

Il progetto “Padova Friendly” vuole essere continuo work in progess atto a contenere e promuovere tutte le iniziative dedicate alle persone LGBT orgnizzate e promosse nella città di Padova.

“Come Assessore al Turismo – esordisce Marta dalla Vecchia – non posso che condividere e apprezzare progetti che portino ad aumentare l’affluenza turistica a Padova. Sono contenta che il progetto sia stato accolto positivamente da molte realtà padovane”.

“Non si parla ormai più di turismo al singolare – puntualizza l’Assessore alla Cultura Andrea Colasio – ma di turismi. Ciascuno cerca l’offerta che maggiormente si avvicina alle proprie esigenze e necessità. Padova, città da sempre “friendly”, deve ampliare la propria offerta per accogliere la popolazione LGBT, colta e maggiormente sensibile alle proposte culturali delle città d’arte quali Padova”.

Il turismo LGBT solo in Italia rappresenta circa il 9% del fatturato turistico globale, un mercato dove ormai si parla di nuovi turismi lgbt dedicati ai singles, alle coppie, alle nuove famiglie, agli sportivi, agli uomini e donne di affari.

Se guardiamo alle reaItà internazioni i principali enti turistici nazionali (British Tourism Authority, Francia, Olanda, Australia, Svizzera) o regionali (Provenza, Scozia, Tasmania, Miami), molte linee aeree, diverse catene alberghiere e alcuni consorzi locali spesso aiutati dalle istituzioni, hanno messo in atto politiche di accoglienza e inclusione rivolte al mercato lgbt. In Italia, esempio analogo è rappresentato dalla Friendly Versilia in Toscana.

Lo straordinario successo del Padova Pride Village, che ogni anno aumenta in maniera considerevole il numero dei partecipanti, arrivando a chiudere l’edizione 2011 con oltre centomila presenze, dimostra come la città di Padova abbia tutte le “carte in regola” per proporsi come meta turistica gay non solo a livello nazionale ma potenzialmente possa allargarsi al turismo internazionale.

“E’ necessario che le Istituzioni e gli esercenti comincino a familiarizzare con le sigle e le le terminologie utilizzate dal mondo LGBT – spiega Etta Andreella – se vogliamo che si crei quell’apertura e quella accoglienza che la clientela gay, lesbica, bisessuale e transessuale ci richiede”

Principale veicolo di diffusione dell’informazione sarà il sito intenet www.padovafriendly.it, ideato dalla bitHOUSEweb, cui sarà associata un’intensa attività social 2.0 per dare massima visibilità alle occasioni che gli aderenti all’inziativa creerannno per il turista gay.

Sempre a questo scopo è in programmazione la pubblicazione di un flyer cartaceo con le indicazioni turistiche di rilievo e la pianta di Padova con i locali segnalati e una vera e propria “Guida Queer” di Padova, che ha visto il consenso entusiasta delle Guide Turistiche di Padova che studieranno dei percorsi ad hoc che raccontino quella Padova, magari non molto conosciuta ma che già nella seconda metà del ‘500 vedeva sbocciare l’amore tra due insigni professori padovani, Gabriele Falloppio – lo scopritore delle tube di Falloppio – e Melchiorre Guilandino. Alla morte di Falloppio, Guilandino fece erigere per l’amico un sepolcro nella Basilica di S. Antonio e vi fece incidere:

Falloppio, in questa tomba non verrai sepolto da solo
con te viene sepolta anche la nostra casa.

Quando dopo un paio di secoli quella tomba fu demolita per aprire l’uscita di sinistra della Basilica, le ossa dei due amanti vennero deposte in un’unica tomba.

Sempre in ambito cuturale, sconti e agevolazioni saranno previste per i soci Arcigay per l’ingresso ai Musei Comunali.

Molte le realtà padovane che hanno già aderito o aderiranno a breve.
Gli hotel Al Cason, B&B, Europa, Methis, NH Mantegna, oltre a offrire soluzioni dedicate si sono impegnati, in collaborazione con Arcigay a formare, il loro personale per evitare che si creino, involontariamente, situazioni che possano mettere in imbarazzo, se non ferire, il turista LGBT.

Su fronte food &drink si è registrara l’adesione di numerose realtà locali, tra bar, ristoranti e storici locali gay della movida padovana
Il Consorzio dei Battellieri di Padova, durante il periodo estivo, in concomitanza con il Padova Pride Village, proporrà una crociera nei canali di padova con pranzo incluso denominata “Queer Boat”.

Non è sempre sufficiente una generica disponibilità ad accogliere tutti. Per questa ragione è in cantiere la stesura di un vero e proprio codice etico, conditio sine qua non per l’adesione a Padova Friendly, che promuova: la non discriminazione, la piena accoglienza, la disponibilità a fornire informazioni sulle proposte “gay” del territorio, la professionalità e formazione in tal senso del personale – tutte competenze che non possiamo dare per scontate.


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