“La sua elezione aveva sfatato un mito. Oggi i nostri cuori sono vicini al suo”

  
Bertrand Delanoe

Bertrand Delanoe

A Bertrand Delanoe, Sindaco di Parigi

Carissimo Delanoe,
 
ho appreso con preoccupazione la notizia del’attentato di cui è stato vittima questa notte.

A nome mio e del’Arcigay, ‘Associazione nazionale dei gay italiani da me presieduta, voglio esprimerle tutta la mia solidarietà per quanto accaduto e manifestarle la nostra sincera vicinanza.
Le notizie che giungono da Parigi ci tranquillizzano sul suo stato di salute e ci permettono di tirare un sospiro di sollievo. Appaiono invece fortemente inquietanti le novità sulle affermazioni del’attentatore, Azedine Berkane, che avrebbe dichiarato "Non amo gli uomini politici e in particolare gli omosessuali".

La sua elezione alla guida della capitale francese era stato il secondo entusiasmante regalo della Francia ai gay ‘Europa dopo ‘approvazione del PACS, la legge che ha riconosciuto le coppie omosessuali.  ‘elezione di un sindaco apertamente gay, infatti, aveva rappresentato il crollo di un mito negativo: quello per cui dichiarare la propria omosessualità rappresenterebbe un ostacolo al’acquisizione di rispetto, ammirazione, consenso. Mito nuovamente sfatato poco dopo dal’ elezione di Klaus Wowereit a Sindaco di Berlino.

Il profilarsi di un movente anti gay nel’attentato di stanotte costituisce un attentato non solo alla sua persona, ma a un più generale percorso di civiltà e progresso verso cui ‘Europa sembrava avviata a larghi passi.. Pochi mesi fa, un altro leader politico gay di primo piano, ‘olandese Pym Fortuyn è stato vittima di un attentato mortale. In quel caso non si è parlato di movente anti gay, ma le notizie di oggi costringono a ripensare anche a quel’episodio ancora oscuro.

Ancora oggi in tutta Europa le persone omosessuali  subiscono spesso le conseguenze di quel male oscuro che si chiama omofobia, ‘insieme di reazioni di avversione, rancore, paura verso ‘omosessualità.  Sarebbe molto triste pensare che lei, così come è diventato  un simbolo positivo per i gay di tutto il mondo, oggi possa assumere per qualcuno il ruolo di simbolo negativo del’emancipazione delle persone omosessuali dal’invisibilità e dalla vergogna.

La nostra quotidiana lotta contro le diverse forme di violenza che la società ancora oggi esprime nei confronti delle persone omosessuali amplificano ancor più la rabbia ‘indignazione per la violenza che lei, simbolo per  tutti noi, ha dovuto subire.  Per questi motivi, i nostri cuori sono ancor più vicini al suo.

Le porgo  pertanto i  più sentiti auguri di pronta guarigione e le confermo ‘affetto e ‘ammirazione della comunità gay italiana.

Un caro saluto

Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay


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