Una coltellata al sindaco di Parigi: “Odio i gay”

  

Da "Il Corriere della sera", pagina 5


PARIGI – Il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë, socialista, 52 anni, è stato pugnalato allo stomaco nella notte di sabato, nei saloni del’Hotel de Ville, il monumentale municipio della capitale, dove era in corso un ballo popolare nel’ambito di una grande festa notturna che ha coinvolto tutta la città. ‘attentatore, Azedine Berkane, 39 anni, ‘origine algerina, con precedenti penali per droga e aggressioni, disoccupato, si è avventato sul sindaco con un pugnale a lama ricurva. ‘ stato bloccato da cittadini presenti alla festa e impiegati comunali che lo hanno consegnato alla polizia.

"Odio i politici e gli omosessuali", avrebbe confessato agli agenti, ma le ragioni del suo gesto, come il suo stato mentale, sono ancora da chiarire. Un atto isolato, non premeditato, forse nemmeno diretto a colpire il sindaco, il quale da ore si spostava nelle varie zone della festa e il suo arrivo al’Hotel de Ville non era previsto.
Più che la sua biografia – studi ‘informatica, vive con i genitori, musulmano praticante – ha fatto notizia la provenienza di Berkane: Bobigny, una delle periferie parigine considerate a rischio e oggi nel mirino del’azione di governo, deciso ad imporre con ogni mezzo legge ed ordine. Dopo i fatti di sangue e razzismo che hanno turbato il week end francese, il ferimento di Delanoë ha alzato anche i toni della domanda di sicurezza e dei propositi del governo a garantirla.

"’insicurezza – ha detto il premier, Jean Pierre Raffarin – pone un problema alla nostra democrazia: va rafforzato ‘insieme dei dispositivi". Anche Raffarin, per sua fortuna senza conseguenze, ha sperimentato ‘allentamento delle maglie durante il suo primo discorso al’Assemblea Nazionale, quando uno sconosciuto si era avvicinato al suo palco.
Sabato notte però i controlli erano improbabili, per la gran folla che si riversava nei saloni del municipio e il coltello di Berkane non è stato intercettato dalle apparecchiature al’ingresso del palazzo.

Soccorso da amici e collaboratori, Delanoë, che non ha mai perso conoscenza, è stato trasportato al’ospedale Pitié-Salpétrière, dove ha subito u’operazione di due ore allo stomaco. Al’alba, i medici lo hanno considerato fuori pericolo, anche se il sindaco rimarrà ricoverato per almeno una settimana.
Christophe Gerard, assessore alla cultura e inventore della "nuit blanche" parigina, ha raccolto la prima testimonianza del sindaco: "Ha perso molto sangue, ma era calmo e deciso a far continuare la festa, secondo il programma".

Per tutta la giornata di ieri, il Salpétrière è stato meta di cittadini che hanno portato mazzi di fiori e messaggi ‘auguri, amici, colleghi di partito e membri della giunta municipale che hanno espresso solidarietà al sindaco e condannato un gesto che ha suscitato enorme emozione in tutto il Paese.
Eletto nel 2001, Delanoë è oggi uno dei personaggi più amati e rispettati, non solo nella sinistra che, dopo la sconfitta elettorale, vede in lui un possibile leader. Con la sua politica ecologica e il programma di recupero delle aree più sfavorite della metropoli, Delanoë ha rapidamente conquistato simpatie e consenso nel’opinione pubblica.
Anche il presidente Jacques Chirac, che è stato sindaco di Parigi, ha espresso solidarietà e "indignazione per un gesto insensato", così come hanno fatto numerosi avversari politici, fra i quali il ministro degli interni, Nicolas Sarkozy, che si è recato personalmente al capezzale del sindaco.


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