Sale la febbre dei baci

  

A due settimane dalla grande manifestazione nazionale KISS2PACS, che si svolgerà il 14 febbraio in Piazza Farnese a Roma, a partire dalle ore 16, si moltiplicano le iniziative promosse dai Circoli Arcigay, ma anche da associazioni, partiti, gruppi giovanili e culturali che sostengono la Campagna per il Patto Civile di Solidarietà.

E tu chi bacerai?

E tu chi bacerai?

Il Segretario nazionale Arcigay Aurelio Mancuso parteciperà il 2 febbraio alle ore 21, al’Auditorium Demetrio Stratos, in Via Ollearo n.5 di Milano, al’incontro "Un pacs avanti! Liberi di scegliere CHI amare, Liberi di scegliere COME amare" con Livia Turco Responsabile Nazionale politiche sociali DS, Cristina Gramolini Presidente Nazionale ArciLesbica, Arianna Cavicchioli Resp. Prov. Politiche Sociali DS, Matteo Micati Resp. Naz. politiche sociali Sg, Matteo B. Bianchi Scrittore. Modera Eleonora Dellovo conduttrice de "l’altro martedì" di RadioPopolare; introduce Luca Bruno Resp. Prov. Politiche Sociali Sg Milano.

Intanto alcune città stanno organizzando iniziative in sostegno del KISS2PACS. Durante le serate ci saranno banchetti dove i volontari dei Circoli Arcigay veneti raccoglieranno fondi e forniranno tutte le informazioni e il materiale sulla grande Manifestazione del 14 Febbraio a Roma.

31 Gennaio 2004
Prove tecniche di bacio al Flexo!
Al Circolo Arcigay Cruising club Flexo di via Tommaseo 96/b a Padova, una serata frizzante in cui proveremo a baciarci. E a ribaciarci, e a ribaciarci, e ribaciarci….

6 Febbraio 2004
Arena & Kiss2Pacs – Dance Night
Una serata di baci anche al’Arena, il venerdì sera del Circolo Arcigay Rome’s di via Giolfino 12 a Verona. Tra musica e baci si raccoglieranno fondi ed adesioni per il Kiss2Pacs!

7 Febbraio 2004
The Block for Kiss2Pacs
Ancora un sabato sera per provare e riprovare il bacio di piazza Farnese! Al Circolo Arcigay "The Block" di Limena (Padova) sarà ospite speciale Miss Pomponia!


Ecco ‘appello a sostegno della Manifestazione Kiss2Pacs del 14 febbraio 2004

Fare un passo avanti a favore dei diritti civili e le libertà individuali. Questo è il senso della Manifestazione nazionale organizzata a Roma il 14 febbraio 2004 da Arcigay. ‘è una legge, il Pacs, Patto Civile di Solidarietà, presentata da oltre 160 deputati, che ha il sostegno di tante associazioni, gruppi, sindacati e partiti; già decine di migliaia di cittadini italiani hanno firmato una petizione popolare per ‘approvazione della legge.

Il Pacs è un contratto concluso tra due persone maggiorenni per organizzare i rapporti personali e patrimoniali della loro vita in comune. Non è rivolto solo alle persone omosessuali: è uno strumento a cui possono accedere anche le coppie di sesso diverso che non vogliono contrarre matrimonio ma preferiscono una regolamentazione più snella e leggera per il loro rapporto. Per i gay e le lesbiche rappresenterebbe la prima forma di riconoscimento giuridico delle proprie unioni. Questa legge non impone nulla alle coppie di fatto che non vogliano darsi alcun vincolo giuridico: il PACS è u’opportunità in più per tutti, non è un obbligo per nessuno. Assistere il/la propria partner in ospedale, partecipare alle decisioni che riguardano la sua salute e la sua vita, lasciare in eredità il proprio patrimonio alla persona con cui si è condivisa ‘esistenza senza le gravose imposizioni fiscali previste per un estraneo sono alcune delle opportunità, oggi negate, che verrebbero introdotte dalla nuova legge.

Anche noi sosteniamo questa battaglia, aderiamo alla manifestazione del 14 febbraio e invitiamo tutti a partecipare al Kiss2Pacs, ovvero al bacio collettivo che migliaia di coppie attueranno durante la manifestazione per simboleggiare la necessità di riconoscere nel nostro paese la libertà di amare.

Hanno aderito:

Marzio Barbagli, Don Franco Barbero, Imma Battaglia, Andrea Benedino, Fausto Bertinotti, Matteo B. Bianchi, Tom Benetollo, Fabio Canino, Eva Cantarella, Daniele Capezzone, Rosalba Carena, Mauro Cioffari, Daria Colombo, Furio Colombo, Vincenzo Consoli, Franco Corleone, Fiorello Cortiana, Lella Costa, Maurizio Costanzo, Pia Covre, Sandro Curzi, Giovanni Dal’Orto, Paola Dal’Orto, Alessio De Giorgi, Giuliana De Sio, Gabriele Del Monte, Marcella Di Folco, Anna Donati, Guglielmo Epifani, Claudio Fava, Dario Fo, Monica Frassoni, Don Andrea Gallo, Antonio Garullo, Gianni Geraci, Francesco Gnerre, Alessandro Golinelli, Cristina Gramolini, Leo Gullotta, Sabina Guzzanti, Paolo Hutter, Gianni Ippoliti, Mirella Izzo, La Pina, Gad Lerner, Enrico Lo Verso, Vladimir Luxuria, Francesca Mazzuccato, Luigi Manconi, Giuseppe Mosconi, Andrea Occhipinti, Maria Pace Ottieri, Mario Ottocento, Moni Ovadia, Ferzan Ozpetek, Gianfranco Pagliarulo, Giovanni Palombarini, Andrea Panerini, Alba Parietti, Piergiorgio Paterlini, Ottavia Piccolo, Franca Rame, Camilla Raznovich, Lidia Ravera, Paolo Rigliano, Gianni Rossi Barilli, Gilberto Sacchi, Daniele Scalise, Giampaolo Silvestri, Gigliola Toniollo, Ennio Trinelli, Delia Vaccarello, Viola Valentino, Gianni Vattimo, Roberto Vecchioni, Pamela Villoresi.

Organizzazioni, movimenti, riviste

Agedo Nazionale, Arcilesbica Nazionale, Arcitrans Roma, Cgil Nazionale, Circolo gay lesbico Coming Out di Caserta, Circolo gay lesbico ‘Altro Volto di Lucca, Circolo Mario Mieli Roma, Circolo gay lesbico Garcia Lorca di Salerno, Comog, Circolo gay lesbico Maurice di Torino, Comunità Cristiana di Base Viottoli di Pinerolo, Coordinamento Nazionale dei Gruppi di Omosessuali Cristiani, Coordinamento Omosessuali DS, Coordinamento Pasolini PdCI, Comitato Diritti Civili delle prostitute, Comunità S. Benedetto al Porto di Genova, Crisalide Azione Trans Nazionale, Digayprogect di Roma, Gay.it, GayLib, GayRoma, Gruppo Pesce Roma, Informagay di Torino, Lamanicatagliata, Lila Nazionale, Movimento ‘Identità Transessuale, Nuova Proposta – Gruppo Gay Credenti Roma, Studenti.net, Ufficio Nazionale Nuovi Diritti Cgil, Ufficio Nuovi Diritti Cgil Roma, Pride, REFO, UDS – Unione degli Studenti.

Partiti e movimenti politici

Democratici di Sinistra, Federazione dei Verdi, Federazione Giovanile Comunista Italiana, Giovani Comunisti, Lista Civica di Roma, Partito dei Comunisti Italiani, Radicali Italiani, Rifondazione Comunista, Sinistra Giovanile, Socialisti Democratici Italiani


NON POSSO TRATTENERMI: MI SCAPPA UN BACIO!
di Delia Vaccarello su "’Unità" del 28.01.04

Affiorano sulle labbra e non si possono fermare. Come fai a nasconderti «quando ti scappa un bacio?» dice Carmine, napoletano. Eppure Carmine ogni tanto si trattiene rispettando la ritrosia del compagno «meno militante di lui» e più sensibile allo «scherno» che colpisce, a volte, come la più efficace delle censure. Vi ricordate quando si tagliavano le scene ‘amore dei film? Ricordate «Nuovo cinema paradiso» di Giuseppe Tornatore e la sequenza finale in cui vediamo i baci che erano stati censurati proiettati sullo schermo uno dopo ‘altro?

Erano, quei baci, quegli spezzoni di pellicola salvati, l’ultimo regalo fatto al regista ormai adulto dal vecchio proiezionista che gli era stato padre nella professione. Ecco, sullo schermo di Liberi tutti leggiamo oggi, uno dopo ‘altro, i baci «scappati», i baci più forti di qualsiasi «sforbiciata» che il pregiudizio sociale può dare, anche solo con uno sguardo. E mostrandoli ci prepariamo alla grande manifestazione «Kiss2pacs» che si terrà a Roma il giorno di San Valentino: tutti in piazza a baciarci per segnalare ‘urgenza di leggi che tutelino ogni amore.

Iniziamo a baciarci per fare pace: «Treno Roma-Pisa, ottobre 2001. Siamo due ragazze poco più che ventenni in jeans, una coppia ma nessuno lo sa. Abbiamo litigato e lei si chiude a riccio. Non ‘è verso di smuoverla quando fa così, oppure ‘è, ma siamo in pubblico». E Jessica osa: «Mi appoggio alla sua spalla, lei è nascosta dietro il giornale. Gli sguardi intorno si infittiscono. E poi, sì, le do un bacio. Noi facciamo pace, intorno un incrociarsi di occhiate attonite e mute». Dal convoglio in corsa alle piazze sterminate frequentate da Isola, 25 anni: «’ho baciata nel centro di New York, a Chelsea. ‘ho baciata nel cuore di Madrid e intorno a noi ‘erano migliaia di gay. Quando la mia bocca si accosta in pubblico alla sua provo sensazioni che vanno dal pericolo (ma ‘amore è sempre più forte!), al’esibizionismo, alla consapevolezza di essere guardate con occhio lubrico». E c’è chi ha escogitato un antidoto: «Basta sostenere lo sguardo altrui in segno di sfida, che subito tutti abbassano gli occhi», dice Lucky.

Dal bacio in piazza al bacio in pizzeria che sa di peperoncino: «È stato due anni fa per il mio diciannovesimo compleanno. Eravamo io, il mio ragazzo e u’altra coppia di amici. Lui più bello, più gagliardo e più sfrontato di me, in una città non sua. Lui aveva ordinato una “diavola” e per chi frequenta le pizzerie di Napoli è risaputo quanto peperoncino venga messo. Ne addenta un pezzo e diventa violaceo». Emilio di Caserta si preoccupa: «Io da buon ragazzo innamorato mi allarmo subito. E lui: "Vuoi sentire quanto è piccante? Allora mi devi baciare". Ci avviciniamo, ci baciamo. Dal’altra coppia sale un: "Oh, Signore!", e nella stanza cala un improvviso silenzio». A questo punto interviene un «complice». «Il cameriere che aveva assistito alla scena, entra in sala e con fare disinvolto chiede ai presenti "Cosa ‘è di strano? Non avete mai visto due ragazzi che si baciano?"».

I baci non si fermano qui, ci sono, ad esempio, quelli «regali». «Eravamo davanti alla Reggia di Caserta, è stato più forte di me: ‘ho baciato», dice Veniero. Ancora, ecco i baci che «scivolano»: «Al bordo della pista, Lei che non vuole che dica nemmeno il suo nome ad altri, Lei che vive la nostra storia in un alveo privato e nascosto, al bordo della pista da sci, Lei mi si avvicina e mi bacia », e Stallina va in visibilio. Non mancano i baci «storici» di Peter Boom: «Nel 1959 mi baciavo in pubblico a Milano (avevo 23 anni) con il mio fidanzato di allora, che era un delizioso ragazzo e di professione vendeva banane ai Mercati Generali. Al congresso di sessuologia, i primi di aprile del 1972, a San Remo, un meraviglioso biondino norvegese ed io ci siamo baciati in bocca davanti ai poliziotti stupefatti. A quel tempo potevano ancora arrestarci». Ci sono anche i baci «astronave» di Daniele Priori. «Ero nei giardini pubblici di Terni, per lui era il primo bacio, a me sembrava di essere stato catapultato su un altro pianeta: ero libero, non avevo più paura».

Più recenti i baci «da fotografare» di Eleonora Dal’Ovo. «Il primo bacio in piazza che ricordo con emozione è stato al Pride di Roma nel 1998, ero con la mia fidanzata, ci siamo baciate e abbiamo riso, io mi sono sentita libera e leggera, e sorridevo tanto, così tanto che un fotoreporter ci ha chiesto di fotografarci mentre ci baciavamo. Lo abbiamo fatto e chissà la foto dove è finita, ma a me non importa. Quel bacio era bello per il senso di libertà che ci ha dato».

Ci sono i baci «oltre la siepe». «Ho dato un bacio al ragazzo di cui ero innamorato sulla panchina di un belvedere. Da una parte mi sentivo normale, dal’altro provavo un forte senso di sfida. Però eravamo un p’ brilli», dice Valerio. E vengono dati, purtroppo, anche gli ultimi baci. «Pomeriggio di primavera, sole ormai al tramonto in città, abbiamo bevuto un p’ e tu, Luca, mi hai baciato davanti a quella ragazza che ha sgranato gli occhi, per strada. "Sei un p’ ubriaco, vero Luca?", ti ho chiesto,ma tu di rimando: "Spesso si dà colpa al’alcol per quello che abbiamo fatto e non volevamo, ma non è vero: ho fatto quello che volevo". Questo bacio veloce rimarrà dentro di me per sempre; Luca poco dopo è morto sulla moto appena acquistata».

Dagli ultimi torniamo ai «primi baci», dati per amore e per sfida, schiusi nei momenti orgogliosi del Pride oppure quando si è in una città sconosciuta o, ancora, concessi cercando piazzette appartate inforcando occhiali da sole e cappello a larghe tese. Dopo i primi, si scoprono i «baci semplicemente»: «Bacio il mio partner per strada – dice Daniele Scalise – alla stazione per un addio, al mare per gioco, al cinema per commozione». E Giulio: «È diventato naturale. Provo ciò che il bacio mi trasmette; può essere un impeto di passione oppure un caloroso gesto ‘affetto». Baciare secondo spontaneità è, dunque, un approdo. È, in «sostanza », la conquista del libero bacio. «Ho dato un bacio in pubblico alla donna di cui sono stata innamorata. Con i partner maschili ero stata sempre riservata credendo che questo fosse il mio "stile". Poi, però, quando ho baciato, assecondando il mio autentico modo ‘essere, ho capito che era una questione di sostanza – dice Francesca – Non ho "pensato" molto in quel momento perché mi è venuto spontaneo; non è stato "pianificato"; è stato molto bello anche perché esprimere in pubblico un sentimento in un certo senso lo rafforza. Ed è come dire al mondo: "Guarda, noi ci amiamo"».


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