Il tam tam del Kiss2PACS

  

Quotidiani nazionali e radio, riviste gay e del’associazionismo, giornali locali e articoli di costume: il Kiss2PACS sta occupando ampio spazio sui media nazionali. Dopo ‘intervento di Alessandro Zan a "Buona Domenica" con Maurizio Costanzo, vi ricordiamo ‘intervista a Sergio Lo Giudice nella puntata di mercoledì 11 alle 19,30 di Self Help su Gay.Tv. E pubblichiamo un breve estratto della rassegna stampa degli ultimi giorni.

Da "Il Messaggero" del 10.02.04 di LOREDANA MARINACCIO
Baci in piazza fra centinaia di coppie
Centinaia di coppie pronte a baciarsi in piazza Farnese sabato pomeriggio, festa di San Valentino.

E Roma sfiderà Manila per conquistare il record di capitale del bacio. ‘occasione è il "Kiss2Pacs", manifestazione organizzata dal’Arcigay e scelta dalla Commissione europea per promuovere la sua campagna contro le discriminazioni. ‘obiettivo è quello di sollecitare una proposta di legge a favore del riconoscimento delle coppie di fatto: ‘adozione del cosiddetto Pacs, ovvero il patto civile di solidarietà già in vigore in Francia.
E ‘appuntamento, per innamorati e non, è a partire dalle 16 proprio di fronte al’ambasciata francese con ‘intento di battere Manila sul campo, dopo ‘annuncio del sindaco della capitale filippina che imiterà ‘evento di Roma. E possibilmente anche Santiago del Cile, dove oltre 4.400 coppie si sono già baciate contemporaneamente.
Così in un pomeriggio di festa fra baci e diritti, si alterneranno sul palco cabarettisti e cantanti, presentati da Fabio Canino di RadioDue e La Pina di RadioDeeJay. Per le coppie che si baceranno inoltre saranno a disposizione opuscoli e materiale informativo, oltre a gadget e t-shirt, con lo slogan "Sì alle diversità, no alle discriminazioni".
Tanti i pullman che convergeranno da diverse città a Roma per ‘evento perché «a San Valentino – spiega Alessandro Zan, della segreteria nazionale di Arcigay, organizzatore della manifestazione – riempiremo piazza Farnese di baci». Per maggiori informazioni consultare il sito Internet www.unpacsavanti.it

11/02/2004 – Da "Corriere Romagna" del 11.02.04 di Enea Abati
Tutti in piazza a baciarsi
Sabato una quarantina di riminesi (forse molti di più) partiranno alla volta della Capitale e tenteranno di prendere due piccioni con una fava, anzi forse i “piccioni” saranno addirittura tre

Rimini – Solito dilemma per la coppia moderna: per San Valentino meglio una cenetta intima con scambio di doni e d’occhiate cariche di sentimento oppure tanto vale far festa in compagnia perché in fondo è una giornata come le altre?Bel problema, difficile soluzione. Magari in due ci s’annoia e si finisce davanti alla tivù. Oppure, al contrario, si va a cena in gruppo e adieu a l’amour. Sabato una quarantina di riminesi (forse molti di più) partiranno alla volta della Capitale e tenteranno di prendere due piccioni con una fava, anzi forse i “piccioni” saranno addirittura tre. Il primo: alle 16 in punto si daranno un lunghissimo bacio con tutte le caratteristiche che la giornata particolare richiede nella suggestiva cornice di piazza Farnese. Noia esclusa, quotazioni dell’amore alle stelle. Il secondo: gli innamorati non saranno soli, al contrario saranno circondati da migliaia di colleghi, che proprio a Roma tenteranno di superare il record del Guinness dei primati per coppie che si baciano contemporaneamente. Il primato da battere è di circa duemila coppie. Festa in compagnia quindi con la speranza di entrare nella storia. Il terzo: gridare all’Italia e al mondo l’esigenza di una legge che riconosca diritti e doveri alle coppie di fatto.Proprio da qui e da un’iniziativa dell’Arcigay nasce il Kiss 2 Pacs, dove kiss è ovviamente la traduzione inglese di bacio mentre Pacs sta per Patto civile di solidarietà, con il quale, in sintesi, si chiede il riconoscimento di diritti e doveri alle coppie non ufficializzate con il vincolo del matrimonio come quello dell’eredità, l’assistenza, la fiscalità comune e la possibilità di accendere mutui insieme. “Ufficialmente da Rimini partiremo in circa 40 tra organizzatori e partecipanti – ha spiegato ieri Alessandro Tosarelli, responsabile locale dell’Arcigay -, raggiungeremo Roma in treno. Credo che molti altri si muoveranno con mezzi propri”. Per informazioni è possibile consultare il sito www.unpacsavanti.it o contattare la casella di posta elettronica [email protected]

Da ARCIreport del 10.02.04
Il 14 febbraio a Roma baci in piazza con Arcigay

Sabato 14 a Piazza Farnese, dalle ore 16 in poi, si terrà la manifestazione nazionale Kiss2Pacs. L’iniziativa è promossa da Arcigay e sostenuta da tutto il movimento gay, lesbico, trans, dalle organizzazioni giovanili e studentesche, da tutti i partiti della sinistra, dalla Cgil, dal’Arci e da decine ‘intellettuali e personalità del mondo dello spettacolo.
‘evento è stato preceduto da centinaia di dibattiti, presìdi e feste in tutta Italia, e conclude il primo anno ‘iniziative a sostegno della proposta di legge per il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, del Patto civile di solidarietà (Pacs), sottoscritta da 170 parlamentari.
Si tratta di un istituto nuovo, uno strumento in più a disposizione delle coppie eterosessuali e rappresenta ‘unica possibilità per le coppie omosessuali di veder riconosciuti alcuni diritti fondamentali.
In Piazza Farnese è previsto un fitto programma con dj delle più importanti radio nazionali, interventi politici, pièce musicali e teatrali, tra cui quelle di Vladimir Luxuria, dei Velvet e di Viola Valentino.
Verso le ore 18 migliaia di coppie daranno vita al bacio collettivo, gesto simbolico per sottolineare la necessità che nel nostro Paese vi sia più libertà ‘amare.
Tutte le persone che giungeranno in piazza single troveranno un infopoint dove scegliere il compagno/a da baciare.
Nella stupenda piazza romana gli organizzatori vogliono raggiungere un risultato importante: battere il record del mondo delle coppie che si baciano contemporaneamente.
Per ulteriori informazioni, per prenotare il viaggio in autobus o in treno, per cercare un posto dove dormire: www.unpacsavanti.it.

Da "Pride" di Febbraio di Gianni Rossi Barilli
Lasciateci in PACS
Il 14 febbraio ci sarà a Roma la manifestazione per il Patto civile di solidarietà. Sarà un bacio collettivo in piazza e si spera anche che sia di massa. Nell¹attesa, qualche istruzione per l¹uso della futura legge da persone con intenzioni serie.

‘appuntamento è confermato: Roma, 14 febbraio, piazza Farnese. Da casa bisogna portarsi solo un fidanzato/a da baciare, perché a San Valentino non è tanto facile trovarne in giro uno libero. E poi magari anche perché la manifestazione, che non per nulla richiama ³Kiss2Pacs² (kisstwopacs), è un kiss-in collettivo augurale per il progetto di legge sul Patto civile di solidarietà (Pacs). La discussione del testo, che garantisce tutela giuridica ai rapporti di convivenza etero e omosessuali, è stata finalmente messa in calendario in parlamento e comincerà prossimamente. La manifestazione serve a crearle la massima attenzione intorno e a mostrare che le famose di coppie non solo esistono, ma sono anche discretamente stufe di essere discriminate. Per cercare di stimolare curiosità e partecipazione, gli organizzatori hanno affiancato al fine politico dell¹iniziativa quello ludico di battere il record mondiale di bacio simultaneo in piazza. Nelle ultime settimane la sfida si è fatta più ambiziosa, in quanto il precedente e tutt¹altro che proibitivo primato stabilito in Canada (da circa 1600 coppie che si sono baciate contemporaneamente nello stesso luogo) è stato letteralmente polverizzato in Cile poco prima della fine dell¹anno. Ora, per aspirare al record, bisogna arrivare almeno a 4.500 coppie. Ma certamente più importante di questo è la speranza di vincere la sfida, non meno cruciale, della visibilità di queste famose coppie di fatto, di cui si fa un gran parlare. Specialmente di quelle gay e lesbiche, che molto spesso fanno ancora del proprio meglio per non farsi notare dai vicini, dal capoufficio e perfino dalla mamma. Se andrà bene, vorrà dire che finalmente il tabù si è rotto e che ci sono concrete speranze di accelerare i tempi di questa battaglia. Tempi che comunque lavorano per noi già da soli, se bisogna stare alle cifre fornite dal sociologo Asher Colombo alla conferenza stampa di presentazione di Kiss2Pacs. Le coppie conviventi censite dall¹Istat erano 190.000 nel 1983 ed erano diventate circa mezzo milione nel 2002. Sono più diffuse al nord (dove se ne trovano circa 4,5 ogni cento coppie sposate, contro una media nazionale del 3,5%) e nelle grandi città, e sono anche molto più accettate dalle giovani generazioni. Quasi il 90% dei giovani, ha spiegato Colombo, considera ³ammissibile² la convivenza e l¹80% non la esclude come possibilità per sé. C¹è poi da aggiungere che anche tra gay e lesbiche la scelta di convivere comincia ad avere una certa consistenza a livello di grandi numeri. Secondo dati Arcigay elaborati dall¹Istituto Cattaneo di Bologna, per esempio, vive in coppia il 19% dei gay tra i 35 e i 39 anni e il 16% di quelli tra i 30 e i 34, mentre per quanto riguarda le lesbiche, nelle stesse fasce d¹età (che risultano le più ³accoppiate²), la percentuale sale rispettivamente al 32 e al 23%.

La tendenza di lungo periodo sembra rassicurante per chi sostiene che le coppie di fatto hanno i loro diritti, ma si sa che gli ostacoli, con la tradizione conformista e repressiva che ci ritroviamo, non sono di poco conto. Basti dire che a Roma, città amministrata dal centrosinistra e da quel sindaco Veltroni (Ds) che fu tra i partecipanti al World Pride del 2000, è ancora in forse, al momento in cui scriviamo, il patrocinio alla manifestazione del 14 febbraio. Non sarà mica perché il Vaticano non vuole?

Per cambiare le cose, comunque, non ci sono scorciatoie: bisogna esserci e aver voglia di battersi per i propri diritti. La parola perciò torna necessariamente alle coppie, che sono oggettivamente le protagoniste della vicenda. In attesa di questo San Valentino molto speciale, cominciamo a rompere il ghiaccio su ³Pride², presentando il punto di vista di gay e lesbiche che vivono in coppia e sperano in una rapida approvazione del Pacs.

Caterina (33 anni) sta con Gaia (30) ³da quasi quattro anni² e con lei condivide anche l¹impegno politico all¹interno del gruppo Cassero donne (Cado). Dice del Pacs: ³Vorremmo fosse possibile quando ci sentiremo mature per farlo. Di certo la nostra relazione in questo momento va in una direzione che non lo escluderebbe, ma prima di tutto, come persone e come coppia, troviamo inconcepibile che qualcuno possa vietarcelo. è assurdo che lo Stato non rispetti le scelte individuali e pretenda di imporre privilegi riservati a chi corrisponde a determinati criteri morali. Non è questione di sposarsi in chiesa, ma di equità di diritti. Io mi sento discriminata, anche se nella vita di tutti i giorni non ho particolari problemi e posso vivere la mia relazione come voglio. I problemi nascono quando si è costretti ad avere a che fare con strutture burocratiche che non riconoscono l¹esistenza del legame speciale che c¹è tra te e un¹altra persona. E questo purtroppo capita spesso in momenti della vita già di per sé complicati. Se ti succede qualcosa. A noi è capitato quando Gaia ha avuto un incidente, fortunatamente non grave, e io sono andata all¹ospedale per starle vicino. La cosa è finita bene perché lei si è ripresa e ha gestito da sola la situazione, ma era chiaro che se ci fosse stato bisogno d¹altro, di un parente per esempio, io non ero nessuno. Non ero niente perché non ero quello che gli altri si aspettavano che dovessi essere. Non è una bella sensazione. La discriminazione pesa anche di più quando ci sono o desiderano dei figli. Io per ora non ho questa esigenza, ma credo che se due donne vogliono un figlio è giusto che ce l¹abbiano. E qui non è questione di equità di diritti, ma di reale capacità di farlo crescere in modo equilibrato e sereno. Ovviamente dipende dalle persone, però mi sembra che una coppia omosessuale che desidera un figlio possa spesso dare maggiori garanzie di consapevolezza di ciò che comporta essere genitori, rispetto a molti eterosessuali che i figli li fanno con più facilità e meno pensieri².

Pierpaolo (26) e Carsten (24) hanno una chance in più perché Carsten è tedesco e volendo, un domani, potrebbero registrare la loro unione in Germania. Ma questa non è naturalmente una buona ragione perché non possano farlo anche in Italia. ³Per ora², racconta Pierpaolo, siamo tutti e due studenti e non avrebbe senso, anche perché al momento siamo una coppia a distanza. Ci siamo conosciuti in Italia e abbiamo vissuto insieme per due mesi e mezzo. Poi Carsten è tornato in Germania. Ad aprile però finisco il servizio civile e potrò raggiungerlo. Discutiamo spesso di quello che potrebbe essere il nostro futuro: entrambi concepiamo il nostro orientamento sessuale come un fatto normale della nostra vita, non necessariamente come una diversità rispetto agli altri. Appoggiamo l¹iniziativa del Patto civile di solidarietà, ma lo consideriamo un primo passo verso la totale equiparazione dei diritti, adozioni incluse. A quanti mettono in dubbio il valore del nostro amore e ci negano il diritto di costituire una famiglia, appellandosi a un Dio o a una morale creati a loro piacimento, vorrei dire che non c¹è forma d¹amore più vera di quella di due persone che si amano apertamente nonostante le umiliazioni quotidiane che possono subire. La nostra vera battaglia è la ricerca della normalità, ci sentiamo parte integrante dell¹umanità e crediamo che l¹amore comporti anche impegni e doveri verso l¹altro. Vogliamo allo stesso tempo beneficiare di tutti i nostri diritti. Speriamo che la manifestazione del 14 febbraio ci dia una mano a non sentirci più cittadini di serie B².

Salvo La Rosa (22) è il presidente del circolo Arcigay di Siracusa, dove ha conosciuto Vincenzo (19) lo scorso anno. La loro storia è già qualcosa di più impegnativo della media, in rapporto all¹età, perché quando Vincenzo ha avuto dei problemi con i propri familiari è andato a stare a casa di Salvo, che vive con i genitori. ³I miei sono nell¹Agedo², spiega Salvo, ³e non hanno avuto difficoltà nell¹organizzare l¹accoglienza in famiglia. Alla manifestazione di Roma non mancheremo di sicuro, anche perché il progetto di costruire una vita insieme ce l¹abbiamo già. L¹esigenza di forme di tutela giuridica si sente, sia perché eliminare barriere che esistono solo per una categoria di cittadini è una forma di elementare giustizia, sia perché gli aspetti pratici che una legge come quella sul Pacs si propone di regolare non sono di poco conto. Si tratta di potere o meno assistere il proprio compagno in carcere o in ospedale, o di potere o meno offrirsi garanzie reciproche anche di carattere economico. Senza contare che, se l¹instabilità delle relazioni gay è considerata un problema, prendersi impegni e responsabilità serie potrebbe contribuire a ridurla. Il matrimonio non è questo, per le coppie etero? Per noi la definizione formale non conta, o perlomeno è secondaria, ma i diritti sì. Facciamo intanto questo passo avanti. La manifestazione di Roma, secondo me, è una tappa molto importante del percorso, soprattutto perché serve a mettere in evidenza che oltre le formule giuridiche e i contrasti politici ci sono le persone vere. Persone che si amano e vogliono dirlo con un bacio, che mi sembra un ottimo modo per far capire che le nostre richieste sono legittime. È una cosa seria, non una provocazione.

Anche Valeria (19) e Simona (18), di Urbino, sono giovanissime. Simona ha la maturità quest¹anno, mentre Valeria è già passata (da pochissimo) all¹università, dove studia storia e cultura delle civiltà orientali. Tra loro due c¹è, da due ani e mezzo, l¹amore, ma anche molti interessi in comune. Come la passione per il teatro: ³L¹anno scorso², dice Simona, ³abbiamo fondato una compagnia teatrale insieme a un gruppo di amici. Vogliamo continuare a fare questa attività e vorremmo andare a vivere insieme. La necessità di stare insieme il più possibile può essere più forte per una coppia omosessuale, perché spesso ci sono incomprensioni e conflitti con le famiglie d¹origine. Tanto per cominciare abbiamo il progetto di andare a stare insieme mentre frequentiamo l¹università. E poi andiamo a Roma insieme il 14 febbraio. Bisogna insistere, perché il Pacs è una cosa utile. Vedo relazioni tra donne che funzionano benissimo, ma hanno una fragilità di fondo: la mancanza di riconoscimento sociale comporta sempre il rischio di finire nei guai nei momenti meno opportuni. In passato le coppie omosessuali avevano più problemi di visibilità, ma il fatto che ora sia possibile non nascondere niente dall¹inizio, come abbiamo fatto io e Simona, significa che le cose sono cambiate e che è il momento di prenderne atto. I ragazzi della nostra età sono più sciolti e meno razzisti. Abolire le discriminazioni che restano, a questo punto, è un dovere².

Giorgio (38) e Raimondo (29) vivono insieme a Modena e stanno pensando di comprarsi una casa . ³E questo è già un problema², commenta Giorgio, ³che riguarda molto da vicino il tema del riconoscimento legale delle nostre scelte affettive. Non dispiacerebbe neanche a noi, come non dispiace alle coppie eterosessuali sposate, poter accedere a mutui agevolati e sgravi fiscali. Ma ancora più di questo forse conta il riconoscimento di dignità sociale che il Pacs implica. Una nostra amica, che abbiamo visto da poco cena, si sta sposando e ci ha raccontato i preparativi per il matrimonio. La cerimonia, i parenti, le spese. C¹è tutta una ritualità complessa che a noi viene rifiutata, e questo ci ha fatto riflettere sull¹importanza di certe forme di visibilità banale, che per gli altri sono scontate e per noi sono ancora un tabù. Ma siamo fiduciosi: bisogna saper vedere il presente e pensare al futuro. Le forme e i principi organizzativi della famiglia si discosteranno sempre di più dai modelli tradizionali; il Pacs è un primo tentativo di adeguarsi alla realtà, e nemmeno affronta la questione dei figli che in prospettiva è cruciale. Detto questo, stiamo organizzando un gruppo per andare a Roma il 14 febbraio. Speriamo che ci sia tanta gente².

Da "La Repubblica" del 11.02.04 di CECILIA CIRINEI e BEATRICE RUTILONI
San Valentino, come volersi bene – Feste a tema e una sfida: diventare la "capitale del bacio"
Il 14 febbraio sarà celebrato perfino dai centri sociali. I programmi al Mattatoio, Gilda, Salone Margherita. E i menu speciali per coccolarsi

Roma. Non solo baci. Ma rose rosse, cioccolatini e molto di più. Tanti gli appuntamenti per celebrare il giorno degli innamorati. San Valentino puntuale come ogni anno arriva con eventi, concerti e cene romantiche in ogni angolo della città, dai teatri alle piazze, dai centri sociali alle librerie. La festa più originale sarà a piazza Farnese davanti all´Ambasciata di Francia. L´Arcigay ha organizzato «Kiss2Pacs» invitando centinaia di coppie a baciarsi nella piazza a partire dalle 16. E Roma sfiderà così Manila, che ha proposto un evento analogo, per entrare nel Guinness dei Primati come «Capitale del bacio». L´obiettivo della manifestazione nazionale (con adesioni da tutta Italia) è sollecitare il Parlamento ad approvare una proposta di legge sul riconoscimento delle coppie di fatto, ovvero il Pacs, patto civile di solidarietà. Sul palco si alterneranno cabarettisti e cantanti presentati da Fabio Canino di RadioDue e La Pina di Radio DeeJay.

Persino i rudi centri sociali, Brancaleone e Spazio Boario all´ex-Mattatoio diventeranno per una notte più teneri: al Brancaleone, nella serata "Microhouse" che ospita il dj-set del tedesco Steve Bug, che farà ascoltare il suo ultimo album dedicato proprio all´amore e intitolato "Sensual", sarà donata una rosa all´ingresso a tutte le fanciulle e il dj Massimo Trodini declamerà poesie di Byron e Keats accompagnato dai ritmi lounge di Rumi & Dozzy.

Particolare il San Valentino organizzato da Toretta Stile allo Spazio Boario all´ex Mattatoio dove a parlare d´amore in modo assolutamente trash saranno gli Skiantos, la storica band bolognese che ha inventato un particolare rock demenziale: il sempreverde Freak Antoni canterà le sue hit dedicate al pubblico femminile Mi piacciono le sbarbine e Ti spalmo la crema con il contorno musicale dei di Luzy L e Corry X che animeranno il party con la scenografia di centinaia di cuori di plastica, con la loro musica beat e new wave «condita» con le sigle dei cartoni animati.

Per la rassegna "Book al Duke" oggi alle 18.30 ci sarà un incontro sul tema "Love: l´amore ai tempi del Viagra" dove sarà presentato il libro appena uscito, una raccolta di undici scrittori italiani contemporanei, fra i quali Luciano De Crescenzo e Andrea G. Pinketts, che divagano sul tema con ironia e provocazione. Appuntamento in libreria da Feltrinelli alla Galleria Colonna dove si potrà visitare la mostra "Italian lovers" di William Willington e alle 12 sarà presentato il libro "Che cos´è l´amore".

Cioccolatini in omaggio alle dame al Centrale Ristotheatre dove sul palco i comici Massimo Ceccovecchi ed Emanuela Tittocchia improvviseranno gag sulle coppie coinvolgendo il pubblico. Al Salone Margherita musica d´amore live con Alberto Laurenti e i Rumba de Mar che ripercorrerà i più grandi successi del genere, da Un´estate fa di Califano a Malafemmena mentre per viziarsi con la "Cocoon carte" il ristorante L´altro Mastai propone un menù di coccole per una speciale "Candles night". Romantici anche al Gilda con un menù afrodisiaco e canzoni d´amore mixate dal dj, mentre contro-tendenza il San Valentino dell´Alien con cuoricini a testa in giù e un invasione di cupido con le corna, e quello del Teatro de´ Servi dove prima dello spettacolo Singles si potrà giocare a "Speed-date".


  •