Liberi di circolare in Europa

  

STRASBURGO – Il Parlamento europeo ha dato via libera in seconda lettura alla relazione di Giacomo Santini (Fi) sul diritto dei cittadini del’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli
Stati membri.

La raccomandazione accoglie così la posizione comune del Consiglio per consentire una rapida approvazione della direttiva, alla quale sono state introdotte modifiche rispetto alla proposta iniziale e che entrerà in vigore il primo luglio 2005.
In base alla direttiva tutti i cittadini del’Unione hanno diritto di risiedere in uno stato membro se esercitano u’attività’ lavorativa, se dispongono di risorse sufficienti per non pesare sul sistema presidenziale e per motivi di studio. Il diritto di soggiorno si applicherà anche agli altri membri della famiglia, una definizione estesa al partner registrato, qualora lo stato membro ospitante riconosca le coppie di fatto.

La raccomandazione passata a larga maggioranza rappresenta, ha sottolineato Santini, un’enorme passo avanti nella tutela dei cittadini e nella possibilit’ di vivere e di lavorare nei paesi membri del’Union’. Secondo Santini il riconoscimento dei diritti equivalenti al matrimonio ai partner regolarmente registrati nei paesi in cui la legislazione nazionale lo prevede rappresenta un’passo avanti storic’.
Con questa formulazione, in base alla legislazione di alcuni paesi Ue, potranno beneficiare della direttiva anche coppie omosessuali. Al momento le unioni registrate per partner dello stesso sesso o di sesso diverso sono possibili solo in Olanda e Belgio. In Danimarca, Finlandia, Regno Unito e Svezia la partnership registrata ‘ possibile solo per le coppie omosessuali. Un altro aspetto innovativo della direttiva riguarda ‘introduzione del diritto di soggiorno permanente che viene riconosciuto al cittadino Ue a i suoi famigliari dopo cinque anni di residenza regolare e continua nello stato membro ospitante. Questo comporta fra ‘altro la quasi impossibilit’ di essere espulsi.

Santini ha anche espresso soddisfazione per ‘atteggiamento dei gruppi parlamentari che hanno accolto ‘invito a non riproporre emendamenti in seconda lettura che non sarebbero stati recepiti dal Consiglio, rinviando cos’ tutta la questione alla prossima legislatura. Oggi infatti sono stati votati e bocciati solo quattro emendamenti, presentati dal Gue. La posizione comune adottata oggi dal’aula, elaborata ed adottata dalla presidenza italiana, ha recepito il 70% delle proposte avanzate dal’Europarlamento in prima lettura, ha spiegato Santini.’Meglio accettare un compromesso non perfetto piuttosto che rinunciare alla direttiv’, ha osservato il relatore.


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