«Basta violenza, i diversi sono loro»

  

Da "L’Unità" del 29.08.04 di Valeria Giglioli
«Basta violenza, i diversi sono loro»

Ieri la manifestazione antifascista si è svolta pacificamente e ha visto sfilare nel centro di Lucca associazioni, movimenti e partiti uniti nella condanna delle aggressioni consumate in città a partire dal 2001. In testa il grande striscione con la scritta "No al fascismo, ora basta"; dietro le bandiere di Cgil, Ds, Arci, Verdi, Cobas, Prci e anche quelle multicolori della Pace.

Poco distanti i rappresentanti del Movimento antagonista, Mani Tese i il collettivo Lu_Cia; gay e lesbiche. E ancora le istituzioni, lo striscione dell’Ulivo per Lucca, i consiglieri comunali del centrosinistra. Tanti slogan, gridati e cantati, da «Per una città multicolore, nazisti, fascisti, vi cacceremo fuori» a «fascisti, vigliacchi, Lucca non vi vuole». Non mancano le contestazioni per il sindaco e l’amministrazione, accusati di aver «legittimato politicamente e culturalmente Forza Nuova». In via Fillungo i manifestanti si fermano vicino alla sede di Forza Nuova e una ragazza dell’Asa legge un documento che chiede la chiusura della sede del movimento estremista. Giunto all’incrocio dove è avvenuta l’aggressione. Edoardo si guarda intorno: «È una grande risposta, il segno chiaro di una volontà di cambiare, che non si deve fermare. Vogliamo far capire a quella gente che i diversi sono loro».

Da "Il Tirreno" del 29.08.04
Lucca, sfilano in duemila al corteo antifascista
Solidarietà al giovane aggredito dai tre estremisti di destra.

LUCCA. Massiccia partecipazione ieri pomeriggio al corteo di solidarietà per Edoardo Seghi, il giovane dell’assemblea spazi autogestiti picchiato la sera di ferragosto da cinque giovani di estrema destra. Alla manifestazione hanno partecipato circa duemila persone, attraversando le vie del centro per denunciare le violenze e chiedere la chiusura della sede di Forza Nuova. Accanto al giovane dell’Asa hanno sfilato numerosi ragazzi provenienti anche da molte città della Toscana e diversi enti locali.
C’era la Provincia con il proprio stendardo, insieme ai comuni di Viareggio, Gallicano, Villa Basilica, Massa e Cozzile e Larciano che hanno testimoniato la loro solidarietà a Seghi. Il corteo si è snodato intorno alle 17 da piazza Napoleone per le vie del centro.

Lucca

Lucca

Ad aprirlo sono stati i rappresentanti delle associazioni promotrici dell’iniziativa, con un grande striscione con la scritta: «No al fascismo, ora basta». In testa e ai lati un servizio d’ordine organizzato dall’Asa, insieme al Movimento antagonista toscano.

Il tutto accompagnato da vecchi e nuovi slogan antifascisti, cavalcati da una parte dei manifestanti, il primo troncone, mentre lo spezzone successivo era animato da una station wagon con un potente impianto musicale che ha fatto cantare e ballare i numerosi giovani sulle note di «Bella ciao» ripetuta più volte.

Non mancava nemmeno la parte della città che è stata vittima «storica» delle violenze di matrice fascista: il collettivo 9 luglio, fondato dopo la manifestazione in favore della donna lesbica aggredita e violentata a causa della sua identità sessuale, e quella della sua compagna, il 18 aprile scorso, un nutrito gruppo di trans e uno striscione di «gay e lesbiche antifascisti».

Diversi anche gli immigrati presenti per manifestare contro ogni tipo di violenza. Al corteo c’era anche Khalid, il giovane lavoratore marocchino che la sera dell’aggressione di Seghi è stato percosso in via Vittorio Veneto. L’immigrato è intervenuto anche al comizio finale chiedendo apertura e tolleranza a tutta la città.

Nessuna tensione nemmeno quando il corteo dei manifestanti, dopo il passaggio da via Battisti e piazza S. Frediano, ha toccato piazza Scalpellini, poco lontano dalla sede di Forza Nuova.

La polizia sorvegliava la zona, sia all’interno che all’esterno dell’Anfiteatro, e anche il servizio d’ordine dei manifestanti si è interposto sul Fillungo per evitare eventuali guai. Il corteo si è fermato e una rappresentante dell’Asa ha letto la denuncia, scandendo accesi slogan contro l’organizzazione di estrema destra come «venite fuori adesso, ve lo facciamo noi un bel processo» e chiedendo a gran voce la chiusura della sede poco distante.

Fermata d’obbligo in via Vittorio Veneto e corso Garibaldi, la zona dell’aggressione a Seghi, dove i manifestanti hanno denunciato ancora una volta l’omertà di chi era presente quella sera e non si è preoccupato di difendere l’aggredito.

La manifestazione è sfociata, con un grande applauso, in piazza Napoleone dove, oltre a Seghi, sono intervenuti anche rappresentanti dell’Asa e del collettivo 9 luglio.

Da "La Repubblica" del 29.08.04
2000 in piazza contro i RAID fascisti

E´ stato un corteo pacifico, con striscioni e musica, quello che è sfilato ieri pomeriggio nel centro di Lucca, lungo le vie dello shopping dove qualche negoziante ha abbassato le saracinesche infastidito dalla manifestazione. In duemila hanno marciato per protestare «contro ogni forma di fascismo» e per condannare l´aggressione subita da Edoardo Seghi, il ragazzo dell´"Assemblea spazi autogestiti" picchiato a sangue la notte di Ferragosto da cinque teppisti in mezzo alla gente. Durante il corteo, dove sfilavano anche il gonfalone della Provincia di Lucca e dei Comuni di Viareggio e Gallicano, sono stati distribuiti volantini che chiedono la chiusura della sede del movimento di estrema destra Forza Nuova, ritenuto responsabile di vari episodi di intolleranza. Tra gli striscioni anche le bandiere dell´Ulivo e dell´associazione Gay e Lesbiche della Versilia.


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