Toscana: una legge che rafforza i valori morali

  

“Discriminare qualcuno sulla base del suo orientamento sessuale è immorale e illecito. In un periodo in cui si fa tanto parlare di valori e moralità ci pare il caso di ribadire questo saldo principio etico sancito anche dalla nuova Costituzione europea” è il commento di Sergio Lo Giudice, presidente nazionale di Arcigay, sulla legge contro le discriminazioni approvata oggi dal Consiglio regionale della Toscana.

Il presidente Arcigay Toscana De Giorgi si pacsa con Christian Panicucci

Il presidente Arcigay Toscana De Giorgi si’pacs’ con Christian Panicucci

“Di fronte al governo italiano che falsifica le direttive europee discriminando le persone omosessuali in certi settori lavorativi e al vicepresidente del Senato, Domenico Fisichella, di Alleanza nazionale, che licenzia il capo della sua segreteria perché è andato ad una festa gay, la risposta della Toscana appare la più appropriata” continua Lo Giudice.

“Nelle ultime settimane è in corso un’evidente recrudescenza della violenza verbale e delle aggressioni di strada contro le persone omosessuali — denuncia Lo Giudice -. Agli insulti sconsiderati e di cattivo gusto lanciati da membri del governo e della maggioranza parlamentare hanno fatto sèguito, accompagnate dagli stessi epiteti, aggressioni violente ai danni di giovani, talvolta meno che ventenni, colpevoli solo di essere omosessuali. L’Italia è uno dei pochissimi paesi europei ad essere tuttora privo di una seria legge contro le discriminazioni. L’opportunità offerta da una direttiva europea contro le discriminazioni sul lavoro, la 78/2000/CE, è stata stravolta dal governo di Silvio Berlusconi, che su proposta, tra gli altri, del ministro Rocco Buttiglione, ha trasfigurato la direttiva europea producendo un decreto legislativo (n. 216, 9 luglio 2003) che introduce nuove discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale, prima sconosciute all’ordinamento italiano”.

Proprio in questi giorni si è appreso che il senatore di Alleanza nazionale Domenico Fisichella, vicepresidente del Senato, ha licenziato quello che per otto anni è stato il capo della sua segreteria, Dario Mattiello, perché si è fatto vedere ad una festa gay della capitale frequentata ogni anno da migliaia di persone.

“Questo licenziamento — osserva Lo Giudice – vìola la Statuto dei lavoratori e rappresenta un’ingiusta discriminazione di un professionista apprezzato dai suoi colleghi e, fino all’episodio in questione, anche dallo stesso Fisichella. Arcigay seguirà attentamente lo svolgersi della vicenda”.

“Ci auguriamo che anche altre Regioni italiane, a cominciare da quelle come l’Emilia Romagna e l’Umbria, che hanno recentemente inserito nei propri Statuti il divieto della discriminazione motivata dall’orientamento sessuale, decidano di seguire l’esempio della regione Toscana”.


Comunicato stampa ARCIGAY TOSCANA
Approvata la legge contro le discriminazioni
Toscana prima ed unica in Italia

Dopo il Pride 2004...

Dopo il Pride 2004…

Il Consiglio Regionale della Toscana ha licenziato stamani la Proposta di Legge 266 titolata “Norme contro le discriminazioni dettate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”.
La Proposta, approvata dalla Giunta Regionale ormai il 12 maggio 2003, è analoga a molte altre in Europa ma in Italia è la prima ed ad oggi l’unica nel suo genere. Fu proposta al Presidente Martini da Arcigay Toscana, insieme all’Agedo Toscana, al MIT Toscana e all’associazione Ireos di Firenze.

“Alla maggioranza che governa la Regione ed al Presidente Martini in particolare, afferma Alessio De Giorgi, presidente regionale di Arcigay Toscana, va il nostro apprezzamento per aver mantenuto la promessa di portare avanti la legge contro le discriminazioni”. “La Toscana, continua De Giorgi, ha mandato oggi un messaggio forte a tutto il paese perché si intervenga per superare le discriminazioni ed i pregiudizi verso gay, lesbiche e trans che sono una piaga sociale dell’Italia. Quella di oggi è inoltre la migliore dimostrazione che non esiste soltanto un’Europa che dice no a Buttiglione e al Ministro Tremaglia, ma esiste anche un’Italia, un’Italia che governa parti importanti del paese, che dimostra coi fatti di essere anni luce distante da quella cultura e da quelle affermazioni”.

“Questa legge, afferma De Giorgi, è un passo avanti importante per tutti, sia per il suo messaggio culturale, sia per i suoi effetti pratici. Si parla di dignità delle persone in quanto tali, al di là di ogni differenza di orientamento sessuale, identità di genere, sesso, etnia, religione e così via, argomento che dovrebbe stare a cuore a tutti, ad iniziare dai cattolici. Norme come il tesserino su cui indicare la persona a cui fare riferimento in caso di incapacità naturale (es. lo stato comatoso), non sono solo per le coppie omosessuale, ma riguardano tutte le persone e rappresentano per questa Regione un perfetto esempio su cosa si intende per una società civile, laica e plurale.”.

“Da oggi, continua De Giorgi, le persone omosessuali, bisessuali e transessuali della Toscana, ma anche chiunque appartenga ad un gruppo minoritario per numero e/o per posizione sociale (ad iniziare dalle donne), hanno uno strumento in più per difendersi dalle ingiustizie nei luoghi di lavoro, nell’accesso agli uffici pubblici, alle strutture sanitarie ed ai servizi sociali, nella fruizione dei servizi commerciali e turistici. Da oggi si apre la grande partita di come rendere questa legge funzionante ed efficace, nella vita quotidiana di ogni toscano.”

LA SCHEDA

Approvata la legge contro le discriminazioni

– In Toscana, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, vivono poco meno di 78.000 persone omosessuali nella fascia d’età compresa tra i 18 ed i 50 anni e 6.000 adolescenti omosessuali, nella fascia d’età compresa tra i 14 ed i 18 anni.

– La legge è stata redatta dall’avv. Corrada Giammarinaro del foro di Pisa

– La legge è la prima del genere ad essere approvata in Italia. E’ stata proposta da Arcigay Toscana insieme all’Agedo Toscana (Associazione Genitori di Omosessuali), al MIT Toscana (Movimento Identità Transessuali) ed all’associazione Ireos di Firenze, al Presidente Martini nell’aprile del 2002.

– E’ stata approvata dalla Giunta Regionale il 12 maggio 2003

– Sulla base del testo toscano, analoghe proposte di legge sono state presentate nella Provincia Autonoma di Bolzano e in Piemonte e sono di prossima presentazione in Emilia-Romagna e in Valle d’Aosta

– Leggi analoghe sono presenti nella stragrande maggioranza dei paesi europei (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna e Svezia), in Canada (in 9 su 10 provincie e in un territorio su tre), in Australia (in 5 stati su 6), negli Stati Uniti (in 11 stati su 50, più il distretto di Washington), in Israele, Namibia, Nuova Zelanda e Sud Africa.

– In 4 costituzioni nazionali (Sud Africa, Ecuador, Fiji e Svizzera) l’orientamento sessuale è incluso nelle clausole di non discriminazione, così come nei recenti statuti regionali della Toscana e dell’Emilia-Romagna


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