UN INFOGAYPOINT per il Pride. Sarà in vico Mezzagalera. Il locale, vicinissimo a piazza delle Erbe, è già stato assegnato dal Comune all’Arcigay. Che lo potrà utilizzare fino al 30 giugno, con proroga già fissata al 31 dicembre 2009. E forse anche oltre, se Palazzo Tursi – come pare probabile – deciderà di lasciare a gay, lesbiche e trans un point fisso, come già accade da anni a Torino, Firenze e Bologna.
Lunedì, gli organizzatori del Gay Pride potranno ritirare le chiavi di quello che diventerà l’Infogaypoint. Poi l’inaugurazione ufficiale e – già in settimana – la presentazione del logo studiato per il Pride genovese. L’Infogaypoint sarà un punto d’incontro e informazione per tutti coloro che arriveranno a Genova per le varie manifestazioni culturali organizzate in occasione del Gay Pride. Che ha ancora un gigantesco punto di domanda sulla data – di giugno – in cui si terrà la parata per le strade cittadine.
Per il momento è tutto in stand by. Nei prossimi giorni, si dovrebbe tenere una riunione tra Comitato organizzatore del Gay Pride e rappresentanti di Comune, Provincia e Regione. Appunto per tentare di calendarizzare un giorno certo per la sfilata attraverso le strade cittadine. Ma non è detto che dalla riunione si esca con una data precisa. Anche perché la questione sta diventando sempre più politica. E rischia lo stallo. Salvo aperture di semplice buonsenso. Anche la disponibilità del Comune a concedere gli spazi di vico Mezzagalera all’Arcigay e al Comitato organizzatore del Pride sembra aprire la strada a un dialogo pacato, per un evento che coinvolgerà la città e la proietterà nuovamente sulla ribalta nazionale. Come accade ogni anno alla città scelta per festeggiare l’orgoglio omosessuale.
In attesa della folkloristica parata, è già stata fissata la prima festa. Si terrà la settimana prossima, in vico Mezzagalera. Sia per presentare l’Infogaypoint alla città, sia per il debutto del logo scelto per siglare tutte le manifestazioni che si svolgeranno fino a giugno e anche oltre.
Nessuna anticipazione sul disegno scelto. Giurano da Arcigay, che non si può rovinare la sorpresa alla città. Unica concessione è sull’autore. Si sa che un giovane creativo napoletano ha ideato il marchietto. Che naturalmente «esibirà la Lanterna». Ma non solo. Anche se per un’immagine completa – e a effetto, c’è da giurarci – si dovrà attendere il doppio debutto in vico Mezzagalera, all’Infogaypoint.
Spiega l’assessore al Patrimonio, Bruno Pastorino: «La cessione dei due locali è indicata nella delibera approvata giovedì dalla giunta comunale. Prima di darlo in concessione all’Arcigay, era un ufficio di progettazione di Tursi. In realtà, era rimasto l’unico perché il resto del comparto era già stato trasferito al ventiquattresimo piano del Matitone». È stato dato gratuitamente o Arcigay dovrà pagare un canone a Tursi? «È stato attribuito con il massimo dello sconto possibile, il 90% – spiega l’assessore – il canone sarebbe stato di 240 euro per sei mesi. Una cifra che si accollerà lo stesso Comune, come sostegno al Gay Pride. Telefono? Sono equiparati agli inquilini comunali: Tursi agevola il canone, ma al resto devono pensare loro. Ci regoliamo così anche con le centinaia di varie associazioni ospitate in edifici comunali: dalle pubbliche assistenze ai circoli sportivi o dopolavoro». Quanto alla possibilità che l’Infogaypoint resti stabilmente in città, Pastorino dice di non essere affatto contrario: «Credo che un’amministrazione comunale debba saper favorire il dialogo, anche mettendo a disposizione delle strutture. Dev’essere in grado di accogliere la richiesta di un gaypoint in questa città. Averlo, è un loro diritto».
patrizia albanese
vincenzo galiano