Chi mi ridarà quegli anni?

  

RAI EDUCATIONAL
presenta
una realizzazione MOVIE MOVIE

CHI MI RIDARA’ QUEGLI ANNI?
storie  di  bullismo  e  disagio  giovanile
un film documentario in due parti

in onda su RAI TRE
Martedì 7 Aprile 2009 ore 08.05
Giovedì 9 Aprile 2009 ore 08.05

soggetto, sceneggiatura, regia
FRANCESCO CONVERSANO
NENE GRIGNAFFINI

Arcigay è lieta di promuovere un film-documentario che raccoglie un collage di storie di vita, raccontate in prima persona, che immergono senza filtri lo spettatore nella multiforme e complessa età dell’adolescenza, grazie al coraggio di testimoni che hanno messo a disposizione le loro passioni e il loro dolore nel cercare di indagare il terribile fenomeno del bullismo.

Immagini e parole, estratti dai crudi ricordi dei protagonisti spiegano molto più di mille saggi la difficoltà di prendere consapevolezza di un linguaggio emotivo da parte di giovani di ogni contesto sociale.

Tra le sei storie portanti, segnaliamo i racconti di Francesco e Monica, ragazzi che fanno parte della rete giovani di Arcigay, che descrivono come un diverso orientamento sessuale sia purtroppo ancora pretesto per soprusi e violenze nell’ambiente scolastico.

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Presentazione del documentario
CHI MI RIDARA’ QUEGLI ANNI ?
storie di  bullismo  e  disagio  giovanile

È un documentario in due parti (50’ cad.) che – dando voce a ragazzi, ragazze e giovani adolescenti – intende porre l’attenzione sul fenomeno del bullismo che anche in Italia sta creando preoccupazione e allarme sociale.

Nei due documentari le storie di ragazzi e ragazzi che raccontano la propria adolescenza, la propria vita, la propria esperienza ”cruda”, violenta, vera, si alternano alle testimonianze di altri adolescenti che hanno subito violenza e che hanno il coraggio di esprimere la propria rabbia, la speranza, la forza di riuscire a parlare ad altri ragazzi come loro per aiutarli a fuggire dalla solitudine e incoraggiarli a vivere.

Sulle loro parole scorrono immagini di un ”quotidiano” adolescenziale, scene della vita di ogni giorno: la scuola, il quartiere, il microcosmo della propria stanza, il percorso della città e del quartiere a cavallo di uno scooter, l’universo vissuto come luogo ostile del mondo esterno, un altro che fa paura, un altro da cui isolarsi.

Poi il mondo cinico, violento, incombente dei media e della rete.

Infine le parole del filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti che, come una bussola, ci guida nel complesso e sconosciuto universo adolescenziale.      


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