Si è appena concluso il ciclo di iniziative culturali e sociali in tutto il Paese, in occasione del 17 maggio Giornata Mondiale contro l’Omofobia e dobbiamo registrare subito due disgustosi episodi.
Il protagonista del primo episodio è l’onorevole Filippo Ascierto del Pdl che ha affermato “O si è uomo vero o si è donna vera. Altrimenti si è Zan”. Alessandro Zan è il presidente dell’Arcigay del Veneto e in questo momento candidato alle elezioni europee e comunali per Sinistra e Libertà.
La seconda impresa è stata compiuta dai soliti ignoti, che a Roma, nella Gay Street, hanno imbrattato il muro del Coming Out, locale gay più volte preso di mira, con una scritta “Froci malati”.
Pochi giorni fa abbiamo incontrato Gianfranco Fini, presidente della Camera dei Deputati: a lui, a tutte le cariche istituzionali, ai capi della maggioranza e dell’opposizione richiediamo un impegno concreto a tutela di milioni di cittadini italiani che continuano giornalmente ad essere uccisi, aggrediti, insultati.
Ad Alessandro Zan e alle proprietarie del Coming Out esprimiamo tutta la nostra fraterna solidarietà ed impegno comune affinché il pregiudizio e l’odio siano finalmente guariti.
Aurelio Mancuso
Presidente nazionale Arcigay