XIII Congresso Nazionale Arcigay
Perugia 12 – 14 Febbraio 2010
Mozione Congressuale
ESSERE FUTURO
LAICITA’ – EGUAGLIANZA – LIBERTA’
collegata alle candidature di:
Paolo Patanè a presidente nazionale
Luca Trentini a segretario nazionale
Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere avvenire nel mondo.
Mahatma Gandhi
INTRODUZIONE
RICOSTRUIRE IL SENSO DELL’ ASSOCIAZIONE
“Al nostro tempo la libertà di associazione è divenuta una garanzia necessaria contro la tirannide della maggioranza.. Non vi sono paesi in cui le associazioni siano più necessarie, per impedire il dispotismo dei partiti o l’arbitrio del principe, di quelli il cui stato sociale è democratico”. Alexis de Tocqueville – “La democrazia in America”
L’Italia in cui stiamo vivendo ha attraversato una radicale trasformazione degli equilibri politici e delle dinamiche socio economiche. Sono saltati importanti meccanismi di rappresentanza di interessi all’interno delle Istituzioni; è scomparsa dal Parlamento una quota significativa della sinistra e si è allargato il consenso intorno ad un governo di centro destra. Il quadro che si sta definendo non possiede tuttavia caratteristiche di reale stabilità e sembrerebbe in continua mutazione, soprattutto a causa della crisi politica ed economica nazionale. La politica che aveva sistematicamente accettato e favorito il prevalere secco del mercato, spesso al di là di ogni regola, sta subendo una severa lezione.
In Italia il sistema oscilla ancora tra un eccesso di burocrazia ed una pericolosa insofferenza alle regole e talvolta ai più basilari meccanismi di bilanciamento dei poteri, mentre a livello internazionale sembrerebbe riaffermarsi un rinnovato principio di legalità e rispetto delle regole. L’Italia così rappresentata è fuori dall’evoluzione che sta oggi caratterizzando buona parte del mondo occidentale e rimane all’interno di un processo storico localistico che ha radici lontane. Le grandi rivoluzioni culturali e di costume che hanno trasformato rapidamente le nostre società negli ultimi quaranta anni, dal femminismo alla moltiplicazione dei modelli familiari, fino al significato della sessualità, sembrerebbero avere esaurito la loro fase espansiva.
Si registra piuttosto un disegno di restaurazione culturale che proprio nel nostro Paese vive la sua trincea di rilancio, e che non conosce precedenti nella storia recente. Assistiamo così all’affermarsi di una frammentazione e la nascita di nuovi localismi, in tempi definiti di “globalizzazione”, che fanno da sfondo all’offensiva contro i diritti conquistati tra gli anni Settanta ed Ottanta, che ci apparivano oramai intangibili. Siamo di fronte ad un pericolo di “controriforma” che possiede caratteri di reale aggressività: sottovalutarlo sarebbe poco lungimirante, ma d’altra parte per comprenderlo occorre ridimensionare i problemi contingenti e di breve periodo, e concentrarsi sulle sfide di medio-lungo periodo.
Le illusioni alimentate dall’emozionante battaglia sui PACS ci hanno consegnati ad una dura realtà: abbiamo immaginato di scorgere un primo risultato, seppur minimale, ma non l’abbiamo ottenuto.
Il nostro progetto politico parte dunque da un’analisi della realtà nazionale, con l’aspirazione di non cadere nella trappola dell’arretramento e di non lasciarsi ingannare.
Guardiamo ai diritti delle coppie, e non semplicemente di individui che convivono. Guardiamo ai nostri amori che costruiscono famiglie vere, ed all’obiettivo giusto ed irrinunciabile del matrimonio civile e della diversificazione degli istituti familiari. Guardiamo ai nostri figli che hanno diritto ad avere diritti. Guardiamo ad una politica concreta e costante nel contrasto alla diffusione dell’HIV/Aids, e pretendiamo un impegno profondo nella prevenzione. Guardiamo all’orizzonte di una legge seria contro l’omofobia, e non a semplici accomodamenti. Guardiamo alla Società tutta, senza distinzioni e timori, per mostrare la politica delle persone LGBT, e non solo sulle persone LGBT.
(…) continua a leggere la mozione
scaricando qui sotto il documento completo e le 14 schede tematiche
Mozione approvata dal XIII Congresso nazionale Arcigay
con 120 voti faforevoli, 65 contrari, 10 astenuti
Firmatari
Paolo Patanè, Presidente nazionale
Luca Trentini, Segretario nazionale
(in ordine alfabetico)
Sebastiano Abela – Siracusa
Andrea Alberti – Brescia
Tommaso Alferj – Brescia,
Beppe Almansi – Brescia
Valerio Angelini – Palermo
Gianluca Archetti – Brescia
Anna Balestrieri – Catania,
Annette Bansa – Palermo
Angela Barbagallo – Siracusa
Gerardo Barbera – Napoli
Nino Carlo Battistini – Modena
Ivan Belloni – Pesaro–Urbino
Guido Bertelli – Brescia
Stefano Bolognini – Brescia
Claudio Borri – Modena
Emanuele Boscarino – Milano
Stefano Bucaioni – Perugia
Alessandro Buffoli – Brescia
Valentina Busi – Brescia
Davide Buzzetti – Grosseto
Giuseppe Calcagno – Catania
Giovanni Caloggero – Catania
Giuseppe Camarda – Messina
Sebastiano Cammisuli – Siracusa
Giuliano Cardella – Brescia
Marco Carnabuci – Palermo
Marco Carollo – Varese
Luigi Carollo – Palermo
Maurizio Caserta – Catania
Fabrizio Cavallaro – Catania
Alessandro Cecchi Paone – Milano
Maurizio Cecconi – Bologna
Federico Cerminara – Cosenza
Nicola Cerutti – Brescia
Maura Chiulli – Rimini
Angelica Chiurillo – Verbania
Nicola Cicchitti – Trieste
Carmela Cione – Verbania
Stefano Cò – Trento
Marco Colantoni – Roma
Cristian Colio – Bologna
Leandro Contino – Milano
Marco Coppola – Verbania
Emanuele Crisafulli – Catania
Fabio Croce – Roma
Vanna D’Alfonsi – Perugia
Giuseppe D’Alia – Catania
Salvatore D’Amico – Messina
Bert D’Arragon – Pistoia
Giovanni Dall’Orto – Milano
Andrea Dari – Ravenna
Lucio D. – Reggio Calabria
Agostino De Caro – Agrigento
Dario De Felice – Catania
Fabrizio De Siena – Reggio Calabria
Raffaello Della Penna – Milano
Alessandro Di Blasi – Catania
Agostino Di Giovanni – Palermo
Riccardo Di Salvo – Catania
Pietro Dini – Pesaro
Angelo Dolci – Brescia
Rosario Duca – Messina
Antonio Fabrizio – Perugia
Barbara Fasano – Catania
Gian Mario Felicetti – Milano
Alessandro Fizzotti – Verbania
Massimo Frana – Reggio Calabria
Giuseppe Franco – Messina
Giovanni Battista Gangemi – Reggio Calabria
Sciltian Gastaldi – Roma
Umberto Gerli – Milano
Giancarlo Guercio – Salerno
Jessica Hauf – Catania
Gustav Hofer – Roma
Valerio Interlandi – Milano
Santo Isabella – Catanzaro
Roberta Iuliano – Padova
Gaetano La Ferera – Catania
Antonio Leone – Palermo
Emanuela Leone – Cosenza
Daiana Leporatti – Pistoia
Stefania Licciardello – Catania
Massimo Lo Cascio – Agrigento
Emilio Manaò – Rimini
Michela Mattiazzi – Treviso
Sandro Mattioli – Bologna
Valerio Mezzolani – Pesaro-Urbino
Salvatore Milana – Ragusa
Andrea Misiano – Reggio Calabria
Marco Munda – Rimini
Rosario Murdica – Bologna
Grazia Nardi – Rimini
Andrea Nucifora – Catania
Enrico Oliari – Trento
Massimiliano Peroni – Brescia
Roberta Palermo – Messina
Luca Pandini – Bergamo
Davide Parrotta – Brescia
Elia Perusi – Verbania
Filippo Piazza – Palermo
Stefano Pieralli – Bologna
Ivo Pietribiasi – Bologna
Marco Pingo – Caltanisetta
Giuseppe Pinod D’Alia – Catania
Stefano Pittaluga – Genova
Giuseppe Eduardo Polizzi – Pavia
Matteo Proromo – Roma
Giorgio Pulzato – Padova
Luca Ragazzi – Roma
Marco Reglia – Trieste
Claudio Rossi – Roma
Antonio Rotelli – Bari
Agata Ruscica – Siracusa
Stefano Salerno – Verbania
Andrea Scalmana – Brescia
Giuseppe Sciacca – Messina
Francesco Serreli – Genova
Luigi Schifano – Agrigento
Gianpaolo Silvestri – Roma
Antonio Soggia – Torino
Daniele Sorbello – Palermo
Nicola Stanzione – Napoli
Alessandro Taurino – Lecce
Daniela Tomasino – Palermo
Domenico Torrisi – Bologna
Roberto Tononi -Brescia
Alessandro Tosarelli – Rimini
Damiano Tradigo – Verbania
Salvi Valentino – Catania
Maria Vanzillotta – Cosenza
Maria Concetta Zappalà – Palermo
Rebecca Zini – Padova
Gabriella Zonno – Varese
Andrea Zucchini – Brescia