Intervento di Paolo Campione – vicepresidente “arciragazzi”

  



Grazie innanzitutto dell’invito che mi
ha fatto molto piacere di ricevere,vi porto anche i saluti di Lino
D’Andre, Presidente dell’ Arciragazzi.

Personalmente sono molto grato
dell’invito e anche molto ammirato da i giovani di questo
congresso,ho avuto modo di vedere l’apertura.

Personalmente credo che la ricchezza di
arcigay sia,molto probabilmente,sopratutto riuscire ad essere nello
stesso tempo parte di un movimento e associazione organizzata in modo
radicato e diffuso su tutto il territorio e credo che questo
costituisca non solo una ricchezza per il movimento LGBT,di cui
faccio parte,ma anche una ricchezza per l’intero mondo
dell’associazionismo.

Come Arciragazzi apparteniamo ad una
famiglia comune,io ho avuto modo di conoscere molti di voi in
particolare all’interno della rete del forum nazionale giovani,in
particolare Fabio Saccà e molti altri ragazzi dell’arcigay giovani e
sono finalmente onorato di quest’opportunità che ho avuto
personalmente di lavorare in comune con voi

Vedendo il video di presentazione,la
riflessione che facevo è che, apparentemente da un lato è evidente
i passi in avanti che sono stati fatti in questo paese rispetto anche
all’uso di alcuni termini,terminologie..la via
italiana,l’omosessualità con cui iniziava uno dei servizi è un
esempio,ma allo stesso tempo se è indubbio che sotto molti profili
dal punto di vista culturale questa società,la società italiana,sia
avanzata rispetto al tema delle discriminazioni dei
gay,omosessuali,transessuali e allo stesso tempo credo che dal punto
di vista dei diritti civili ci sia un arretramento,e la
preoccupazione credo sia comune a tutti noi

Allo scorso pride a Genova c’è sta
l’occasione per un confronto tra le nostre associazioni in occasione
dell’organizzazione di un’iniziativa che ha fatto molto scalpore,è
stata ampiamente strumentalizzata da una parte della destra
genovese,l’iniziativa della biblioteca del comune di Genova sulla
letteratura per l’infanzia e per l’ adolescenza sulle tematiche
omosessuali e personalmente aldilà della quasi ridicola
strumentalizzazione che è stata fatta in quell’occasione, io penso
che quella strumentalizzazione in cui si è parlato di un
accostamento tra quell’iniziativa e tematiche e pornografia nei
confronti dei bambini,sono stati oggetto di grande
strumentalizzazione,

riflette in realtà una paura di questa
società nei confronti di un tema che è quello dell’educazione e
dell’affrontare certe tematiche con i bambini e con i ragazzi,come se
esistessero dei temi che non si possono trattare con i bambini e con
i ragazzi,come se esistessero dei tabù e che in realtà riflette
l’incapacità di una parte del mondo anche degli educatori di questo
paese di affrontare queste tematiche.

Io spero e auspico che a partire dal
breve confronto che c’è stato a Genova ci sia l’occasione tra le
nostre associazioni di lavorare insieme su questo tema dal momento
che io credo che non ci siano tematiche oggetto di tabù quando si
parla di educazione e credo che il ruolo degli educatori e degli
adulti sia quello di intercettare le curiosità e gli stimoli che
vengono dai bambini e dai ragazzi e cercare di assumere un ruolo
responsabile nei confronti della crescita su qualsiasi tema.

Vi auguro un buon dibattito nei
prossimi giorni e spero che ci siano occasioni a partire da lunedì
prossimo per continuare questo confronto

Grazie ancora dell’invito.


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