«Sporcaccioni, lavatevi», e giù calci e schiaffi

  

di Paolo Barbuto
Napoli. «Sporcaccioni, lavatevi», e giù calci e schiaffi: aggressione omofoba nella notte fra sabato e domenica in vico San Geronimo, a Napoli, davanti alla sede partenopea dell’Arcigay. Colpiti il presidente del gruppo salernitano della associazione, Antonello Sannino, e il segretario provinciale di Pistoia, Federico Esposito. L’aggressione, hanno raccontato i protagonisti ai carabinieri intervenuti sul luogo, è avvenuta senza alcun motivo scatenante se non l’appartenenza al movimento. Un uomo si è presentato di fronte ai due dirigenti della associazione e li ha colpiti con calci alla schiena e schiaffi. Fortunatamente la situazione non è degenerata: l’intervento di altre persone è servito a riportare la calma e i due aggrediti se la sono cavata con qualche contusione guaribile, per entrambi, in sette giorni. L’aggressione si è verificata qualche minuto dopo la mezzanotte di sabato scorso. Quaranta persone provenienti da tutta Italia, partecipanti a un incontro di studio promosso dall’Arcigay, erano davanti all’ingresso della sede napoletana dell’associazione presieduta da Fabrizio Sorbara: «Nei paraggi c’era un uomo che conosciamo bene perché già in passato ci ha apostrofati e in qualche caso ha tentato l’aggressione – spiega Sorbara – quando il presidente di Salerno, Antonello Sannino, ha cercato di raggiungere la sua auto, è stato aggredito da quella persona. Stessa sorte è toccata poi a Esposito, responsabile dell’associazione a Pistoia». Subito è scattata la chiamata di soccorso ai carabinieri. Nel frattempo i quaranta delegati dell’Arcigay si sono raggruppati davanti al portone di ingresso della sede dell’associazione: «In quel momento dai balconi è piovuto di tutto sul gruppo: uova, secchiate d’acqua – Sorbara racconta l’episodio senza scivolare nel drammatico – Alla fine, fortunatamente, i danni fisici agli aggrediti sono stati leggeri. C’è, però, una ferita che si crea dentro ed è difficile da sanare: è quella del faccia a faccia con il mondo dell’omofobia». […]


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