Questa mattina l’ordine del giorno dell’Aula della Camera dei Deputati prevede la votazione sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate da deputati dell’UDC, del PDL e della Lega Nord contro la proposta di legge n. 2802 presentata dai deputati del Pd Soro-Concia.
Le pregiudiziali evidenziano inesistenti ipotesi di incostituzionalità del testo, costruite con intento strumentale a danno delle persone transessuali e omosessuali.
È infatti falso che la nozione di “orientamento sessuale” sia indeterminata. Più leggi italiane, anche penali, già utilizzano tale espressione (ad esempio la previsione penale contenuta nell’articolo 10 del decreto legislativo 276 del 2003), per indicare una condizione personale protetta dalla legge in quanto espone facilmente al rischio di discriminazione ed anche violenza. Anche i trattati costitutivi dell’Unione europea e le sue direttive condannano la discriminazione contro le persone omosessuali e non il contrario, come scritto erroneamente scritto nella pregiudiziale di costituzionalità del PDL.
E’ falso che l’orientamento sessuale sia una scelta modificabile dell’individuo e che si tratti di una scelta sessuale, anziché una condizione personale immodificabile. Va decisamente condannato chi in maniera del tutto errata, come ha fatto l’On. Capitanio Santolini in discussione generale, sostiene che l’orientamento sessuale, che può solo essere eterosessuale, omosessuale o bisessuale, sia anche la bigamia o la pedofilia. La pedofilia è un comportamento punito dalla legge penale e non ha nulla da spartire con l’orientamento sessuale. Anche il solo fatto di accostarli è indice della volontà di non rispettare le persone omosessuali.
È falso che la legge penale non possa in modo costituzionalmente legittimo proteggere in maniera specifica le persone omosessuali e transessuali, perché questo già avviene con aggravanti specifiche a favore delle persone minorenni o anziane e di quelle diversamente abili, solo per fare degli esempi. Allo stesso modo la legge Mancino-Reale introduce un vero e proprio reato punito dalla legge per chi discrimina o incita alla discriminazione o violenza in ragione della razza, dell’orine etnica o nazionale e della religione. È falso che non si possano includere l’orientamento sessuale e l’identità di genere in questo elenco con la motivazione che le condizioni ivi elencate sono solo oggettive. La religione cui aderisce per scelta una persona non ha nulla di oggettivo ed è frutto di una scelta dell’individuo.
È evidente che esiste un’omofobia e transfobia istituzionale e di Stato che in Italia non vuole cedere il passo, opportunamente sostenuta da poteri forti e influenti come la Chiesa cattolica.
La dignità delle persone omosessuali e transessuali non si calpesta in questo modo. La Costituzione non si strumentalizza.
Dopo il segnale potente e civile di un Europride che ha portato nelle strade di Roma oltre un milione di persone a chiedere diritti ed uguaglianza sarebbe intollerabile un voto che di fatto ci metta fuori dall’Europa.
Crediamo che l’Italia sia un Paese migliore dei partiti e dei politici che la rappresentano. I deputati e i membri del Governo che voteranno a favore di queste pregiudiziali si autodenunceranno come omofobi e transfobici.
Paolo Patanè – Presidente nazionale di Arcigay
Antonio Rotelli – Presidente Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti LGBT