Unione lesbo nell’agriturismo con la benedizione del sacerdote

  

(Ger.Cab.) «Un atto d’amore che corona 4 anni di convivenza ma anche un gesto dall’alto valore simbolico per far sapere al mondo che ci si può sposare anche fra persone dello stesso sesso». Riassumono così F.M., 50 anni, e F.C., 40 anni, la scelta di celebrare il loro matrimonio un sabato mattina di settembre in un agriturismo con vicina chiesetta sui Colli Euganei, attorniate dai loro più cari amici e, quel che è degno di nota, con la benedizione del sacerdote valdese don Franco Barbero. Attiviste del direttivo “Il riparo”, il gruppo donne lesbiche Arcigay Tralatro di Padova, F.M. e F.C., come si conviene in questi casi, avevano organizzato tutto da tempo, in piena regola e fin nei dettali, con tanto di partecipazioni scritte recapitate a mano agli invitati. «È stato molto emozionante e questa circostanza ci ha riavvicinato alla fede: il raggiungimento di un traguardo dopo una preparazione durata due anni con spostamenti vari a Pinerolo, dove don Franco Barbero». Nessun pronunciamento di formula canonica della serie «Io prendo te come mia sposa». Le due donne si sono semplicemente rinnovate il loro sentimento reciproco ribadedo i concetti universali dell’amore. Che va oltre ogni genere.


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