Arcigay: Bene assistenza sanitaria ai conviventi dei parlamentari gay. Ora una legge sul matrimonio

  

L’Ufficio di presidenza della Camera ha accolto la richiesta del deputato Ivan Scalfarotto e esteso l’assistenza sanitaria integrativa ai conviventi dello stesso sesso dei deputati. E’ una notizia importante che testimonia il cambiamento del clima istituzionale, la stessa richiesta presentata nella scorsa legislatura dall’On.Paola Concia non aveva mai avuto alcuna risposta.

Con questo atto la presidenza di Laura Boldrini si è fatta interprete di un provvedimento politico che va nella direzione dell’uguaglianza vera tra tutti i cittadini, e che non può che anticipare l’approvazione anche in Italia di una legge che consenta l’accesso al matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso. Solo il matrimonio civile infatti garantisce piena cittadinanza alle persone omosessuali e la pienezza di diritti doveri che gay e lesbiche attendono da anni.

Crediamo quindi che questo provvedimento non debba essere un mero privilegio riservato ai parlamentari, ma che simbolicamente rappresenti l’inizio di un percorso concreto e rapido per l’approvazione in Parlamento delle leggi sui diritti civili per le persone LGBT che vergognosamente in questo paese mancano.

Flavio Romani, presidente Arcigay


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