Unioni civili, Arcigay: “La lezione della Grecia: legge approvata rapidamente e con ampia maggioranza”

  

image

Bologna, 23 dicembre 2015 – “Durante la scorsa notte, il Parlamento greco ha approvato la legge che estende l’istituto delle unioni civili, in quel Paese già vigente per le coppie eterosessuali, anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. Che prosegue: “La Grecia sul baratro del default, quella a cui tutti si sentivano poco tempo fa di potere insegnare qualcosa, oggi ci dà una sonora lezione: il Ministero della Giustizia aveva depositato quel testo meno di un mese fa.  Nessuna promessa, un fatto concreto. A cui è seguito un secondo fatto: dopo neanche 30 giorni quella legge è stata discussa e votata da un’ampia maggioranza dei parlamentari, da cui sono rimasti fuori i fanatismi vari, primo fra tutti Alba Dorata. Anche in Grecia, va detto, il potere religioso, cioè la Chiesa ortodossa, ha giocato questo match in costante invasione di campo, tentando di ostacolare in ogni modo l’iter legislativo. Ma il Parlamento ha continuato a lavorare e in pochissime settimane ha portato a termine il suo compito. Il confronto con l’Italia è senza dubbio avvilente: i nostri tempi sono quelli di una saga, le nostre battaglie sono ormai “guerre stellari”. Il testo di legge che finalmente arriverà in aula a fine gennaio (nel tempo in cui in Grecia si approvano le leggi, in Italia si riesce a malapena a scrivere una data sul calendario) non solo è al di sotto di molte delle leggi da tempo vigenti negli altri Paesi europei, ma riceve, da destra e da sinistra, un’opposizione che in Grecia prende corpo nelle fila dei neonazisti. Ma c’è dell’altro: a dispetto di chi da sempre sostiene che il riconoscimento dei diritti non sia una priorità e che ci siano al contrario altre emergenze di cui occuparsi prima, il Governo di Alexis Tsipras ha avuto il coraggio di darsi questa priorità, nelle convinzione che i diritti siano un tassello fondamentale nella costruzione del benessere delle persone e che proprio nelle stagioni di crisi questi provvedimenti possano far sentire tutte e tutti pienamente parte di un Paese. Trasformiamo allora l’esempio della Grecia in un appello rivolto ai nostri parlamentari, affinché sappiano fare proprie l’efficienza e la concretezza dei colleghi e delle colleghe di Atene. Noi faremo la nostra parte affinché ciò accada”.