C’è paura che i gay si divertano?

  

Da "L’Unione Sarda" del 11.04.04 di G.M.S.
Omosessuali in piazza: «Riaprite il Borderline»

Un bacio gay

Un bacio gay

Sassari. Oltre dieci anni di attività culturale e artistica e di grandi battaglie civili, condotte nel segno di una ferma volontà di dare il proprio contributo alla costruzione di una società priva di diseguaglianze. Tanto, ma non abbastanza da consentire al Borderline, il circolo di via Rockefeller affiliato all’Arci, di portare avanti il proprio impegno con la necessaria continuità. Ma ora, dopo l’ennesima chiusura preventiva subita in seguito al controllo effettuato due settimane fa da una pattuglia dei carabinieri, i responsabili e i soci del circolo culturale e ricreativo hanno deciso di chiedere aiuto a tutta la città.

Il prossimo 17 aprile i responsabili del locale notturno, punto di ritrovo abituale degli omosessuali sassaresi, scenderanno in piazza per protestare contro un provvedimento «dettato evidentemente da qualche pregiudizio nei nostri confronti», come hanno sottolineato nei giorni scorsi i diretti interessati. Assieme a loro protesteranno in piazza Azuni, dove è previsto un incontro nel corso del quale verrà illustrata a tutti l’attività condotta dal Borderline in questi anni, tutti i simpatizzanti che già hanno avuto modo di manifestare il proprio sostegno attraverso l’adesione alla raccolta di firme effettuata negli altri circoli cittadini dell’Arci.

«Il Borderline è stato un valido trampolino di lancio per gli artisti locali – dicono i responsabili del circolo – e si è sempre battuto per attirare l’attenzione su problematiche di interesse comune». Negargli questo ruolo, sarebbe un atto irresponsabile.


Da "Il Tirreno" del 11.04.04 di VALENTINA LANDUCCI
TORRE DEL LAGO. IL GAY PRIDE RISORGE A FINE LUGLIO
Dopo le polemiche fatto l’accordo con la Circoscrizione

TORRE DEL LAGO. Pace fatta tra Arcigay e circoscrizione. Il Mardi Gras (alias Gay pride) si farà sulla marina tra il 28 e il 31 luglio. La manifestazione si accorcia di un giorno – un passo indietro necessario in base al diktat di An che ha detto no a eventi e feste sul lungomare ad agosto – ma è salva. Con la mediazione del Comune finisce così il muro contro muro tra organizzatori dell’evento omosex – che porterà a Torre del Lago i Village People – e centrodestra torrelaghese.

«Subito dopo le feste pasquali – annuncia il presidente della circoscrizione, Athos Pastechi – si terrà un consiglio di circoscrizione straordinario per ratificare l’accordo siglato tra circoscrizione e Arcigay». L’intesa trovata, che ha messo d’accordo anche le diverse componenti della maggioranza del parlamentino locale, porterà la circoscrizione a rivedere la delibera adottata l’8 marzo che imponeva uno stop alle manifestazioni sulla marina tra il 25 luglio ed il 22 agosto. Con la revisione della delibera, solo il mese di agosto sarà off limits alle feste sul mare.

Arcigay e circoscrizione hanno ritenuto opportuno chiudere così la partita che si era aperta con la delibera anti-manifestazioni. Una decisione presa «per il bene di tutti – si legge in un comunicato firmato da Pastechi e Alessio De Giorgi, presidente regionale di Arcigay – e in particolare per il bene del paese». Arcigay – fa presente De Giorgi – «ha vissuto quella delibera come un tentativo di esclusione della propria iniziativa culturale e politica a Torre del Lago. Un divieto ad effettuare la principale manifestazione prevista in quel periodo sulla marina, e ciò ha scatenato da parte del movimento gay e lesbico toscano e nazionale una ridda di polemiche, alcune delle quali con toni eccessivamente accesi». Uno scambio di accuse, insomma, che ha alzato il tono della polemica inasprendo i rapporti tra organizzatori e circoscrizione «anche se in una rissa – osservano Pastechi e De Giorgi – è sempre possibile che ci scappi qualche colpo meno ortodosso».

Arcigay ribadisce di non aver mai voluto additare il paese e i suoi cittadini come omofobi e fascisti, ma conferma che scelte come quelle contenute nella famigerata delibera dell’8 marzo «assecondano quella parte assolutamente minoritaria del paese che vorrebbe, in effetti, la manifestazione di Arcigay cancellata». Resta il fatto che dal confronto tra organizzatori, Comune e circoscrizione alla fine è saltata fuori la soluzione. «E’ intenzione comune – concludono Pastechi e De Giorgi – superare la vicenda e definire quanto prima la manifestazione».


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