Mai più uccisi perché lesbiche e gay

  

Nel mondo 86 nazioni puniscono ancora legalmente l’omosessualità. In 7 di questi – Iran, Arabia Saudita, Yemen, Emirati Arabi Uniti, Sudan, Nigeria, Mauritania – gay e lesbiche sono puniti con la pena di morte.

Il sottosegretario francese per i Diritti umani, Rama Yade, e il suo governo hanno presentato una dichiarazione per invitare alla depenalizzazione universale dell’omosessualità all’Assemblea generale dell’ONU. Altri 26 paesi europei hanno aderito alla dichiarazione, tra cui l’Italia.

L’osservatore permanente del Vaticano presso le Nazioni Unite, Celestino Migliore, il 1° dicembre 2008, ha spiegato che l’ONU non deve impegnarsi per depenalizzare l’omosessualità “perché ciò porterebbe a nuove discriminazioni, in quanto gli stati che non riconoscono le unioni gay verranno messi alla gogna”. Padre Lombardi, direttore della sala stampa del Vaticano, precisa che altri 150 paesi non hanno sottoscritto la dichiarazione francese e il Vaticano non è solo.

Tra questi ci sono quei paesi che imprigionano, fustigano, uccidono per legge gli e le omosessuali.

Chiediamo alle/agli intellettuali, alle personalità del mondo della cultura, dell’informazione, dello spettacolo, alle donne e agli uomini con responsabilità istituzionali e politiche, associazioni, sindacati, di aderire e partecipare al sit-in di Roma, come concreto gesto di solidarietà e di impegno alla salvaguardia dei diritti umani di tutte e di tutti.

Ci rivolgiamo, inoltre, a tutte e tutti le cittadini e i cittadini, credenti e non, di condividere con noi l’impegno affinché nessuna persona sia discriminata, incarcerata, torturata ed uccisa in ragione della sua appartenenza etnica, dei suoi ideali e/o convinzioni religiose, del sesso, della condizione fisica e psicologica, del suo orientamento sessuale e della sua identità di genere.

Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay
Francesca Polo, presidente nazionale Arcilesbica
Fabrizio Marrazzo, presidente Arcigay Roma
Vanessa Schena, presidente Arcilesbica Roma

Per le adesioni
[email protected]

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L’APPELLO SU FACEBOOK

Stop Vatican Attack – Support Homosexuality Decriminalization
http://apps.facebook.com/causes/167395?m=454a9415


Carissimi e carissime,
iscrivetevi alla causa!
Dite un laico basta alle politiche del Vaticano e sostenete la proposta francese di depenalizzazione dell’omosessualità, avanzata all’ONU.


Girate l’invito a sostenere questa causa a tutti i vostri amici e a tutte le vostre amiche, aggiungendo un breve messaggio personale come questo.
Il messaggio personale di accompagnamento è un’azione gentile, alle persone fa piacere riceverlo e più volentieri ci sosterranno.

Entro il 10 dicembre, giorno in cui la Francia depositerà la proposta all’ONU, questa causa farà bene alle nostre ragioni se si diffonderà a macchia d’olio sulla più grande community in Italia e nel mondo.


C’è bisogno del vostro aiuto, per riuscirci.

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COMUNICATO 5 DICEMBRE 2008
GAY: ADESIONI AL SIT IN VATICANO SABATO 6 DICEMBRE
Alcuni militanti parteciperanno con cappio al collo in memoria della coppia di ragazzi di 16 anni impiccata in Iran

Tante le adesioni all’iniziativa ‘Mai più uccisi perché lesbiche e
gay’, il sit-in di sabato 6 dicembre alle ore 17.00 in piazza Pio XII a
Roma, organizzato da Arcigay Roma, ArciLesbica Roma e Certi Diritti.

"La comunità gay mondiale ci sta scrivendo in queste ore per comunicare
il disagio di fronte alle posizioni del Vaticano e per sostenere questa
iniziativa  – afferma Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma – Ci
ha colpito il numero di messaggi che ci sono giunti da parte di
sacerdoti, frati e appartenenti alle associazioni cattoliche che ci
hanno manifestato grande solidarietà
. Messaggi che leggeremo
durante il sit in perché vogliamo che sia chiaro quanto dolore questo
atteggiamento sta provocando, e quanto ne provocherà ancora, nonostante
il nostro tentativo costante di dialogare. Alcuni militanti
parteciperanno con cappio al collo in memoria della coppia di ragazzi
di 16 anni impiccata in Iran, e verranno distribuite fiaccole per
simboleggiare che la luce delle vite non deve essere spenta".

Hanno già inviato una nota di sostegno Vladimir Luxuria, l’attrice
Lella Costa, il presidente nazionale dell’Arci Paolo Beni, il direttore
del quotidiano Liberazione, Piero Sansonetti, il direttore del
quotidiano Il Manifesto, Gabriele Polo, on. Paola Concia, deputata Pd,
Mina Welby, Delia Vaccarello, giornalista dell’Unità e curatrice della
rubrica lgbt ‘Liberi Tutti’, Stefano Campagna, conduttore Tg1, Gigliola
Toniollo, CGIL – Ufficio Nuovi Diritti,  Vanni Piccolo, e Franco
Grillini, direttore di GayNet. Solidarietà è stata espressa anche dalla
Sezione Italiana di Amnesty International.

"Il sit in di sabato è per noi l’occasione – dichiara Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay – per evidenziare quanto la gerarchia cattolica si sia isolata dalla civiltà democratica,
e abbia abdicato al suo compito di diffondere nel mondo il messaggio di
Cristo, un verbo d’amore, fermamente contrario alla pena di morte, alla
tortura, alle incarcerazioni a causa della propria condizione. Per
queste ragioni ci teniamo ad evidenziare una differenza profonda tra le
‘cattive’ esternazioni vaticane, e il sentimento religioso di milioni
di italiani, con cui da sempre è aperto un confronto e un dialogo
costruttivo".

Riportiamo le adesioni delle associazioni
(di seguito un primo elenco aggiornato alle ore 12:00)
Agedo
– Associazione di Genitori, Parenti ed Amici di Omosessuali; Famiglie
Arcobaleno; Azione Trans; Libellula Roma e Napoli; Circolo di Cultura
Omosessuale Mario Mieli; Arcigay Napoli; GayLib; Di´Gay Project; Gruppo
Pesce Roma; NPS – Network delle Persone Sieropositive; Collettivo
Tlgbiq ‘Sui Generis’; Gayroma.it ; Collettivo LGBT "Sui Generis" –
Università Sapienza; Radicali Italiani; Associazione Nessuno Tocchi
Caino; Associazione Luca Coscioni; FGCI Roma; Giulia Innocenzi; PdCItv
– la tv online del Partito dei Comunisti Italiani; Italialaica;
Pratika; COFIR; COORDINAMENTO TORINO PRIDE; RETE DEGLI STUDENTI MEDI,
UAAR

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FIRMA PER LA DEPENALIZZAZIONE UNIVERSALE DELL’OMOSESSUALITA’


Sign for Per la decriminalizzazione universale dell’omosessualità



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