Decreti PNRR: Arcigay esprime profonda preoccupazione per l’inclusione delle associazioni pro-life

  

 


Decreti PNRR: Arcigay esprime profonda preoccupazione
per l’inclusione delle associazioni pro-life

Arcigay esprime profonda preoccupazione riguardo l’inclusione delle politiche pro-life nel Decreto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’approvazione di questo decreto con fiducia da parte del governo solleva gravi interrogativi sui diritti delle donne e delle persone LGBTQIA+ in Italia.
L’emendamento, che vede come primo firmatario Lorenzo Malagola di Fratelli d’Italia – prevede che le Regioni, nell’organizzare i servizi dei consultori, possano avvalersi del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità. Sono evidenti le conseguenze che tutto questo potrebbe avere sul diritto di accedere a servizi che riguardano la tutela sia della propria salute ginecologica e ostetrica che della propria salute mentale. Le persone che scelgono di interrompere volontariamente una gravidanza hanno il diritto di poter contare solo e soltanto sulle professioniste e i professionisti dei consultori, formati per accompagnarle nella loro libera scelta, qualunque essa sia, in modo libero e non influenzato da posizioni ideologiche.

La decisione di includere politiche pro-life in un piano di ripresa nazionale è estremamente problematica, rappresenta un passo indietro per i diritti riproduttivi e va contro il principio di laicità del nostro sistema sanitario.

“Desidero sottolineare l’importanza di tutelare e promuovere i diritti delle donne e delle persone LGBTQIA+ in ogni ambito della società” afferma Michela Calabrò, responsabile delle politiche di genere per Arcigay Nazionale. “L’inclusione delle politiche pro-life nel PNRR rappresenta una chiara violazione di tali diritti e non può essere tollerata. Chiediamo al governo italiano non solo di riconsiderare questa decisione ma di impegnarsi a promuovere politiche che rispettino e tutelino il diritto all’autodeterminazione di ogni persona, senza posizionamenti ideologici o discriminazioni di nessun genere.”

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