Per le persone LGBT, 2008 da dimenticare

  

Nel tracciare il bilancio di questo 2008 ormai alla fine, non possiamo che registrare le crude cifre a nostra disposizione, che ricordiamo sono solo la punta di un ben più grande iceberg.

Nove omicidi, di cui 5 di persone trans, decine e di aggressioni, estorsioni, atti di bullismo e di vandalismo, questo il bollettino di guerra, che con orrore tutti i giorni dobbiamo aggiornare, senza tener conto delle migliaia di segnalazioni che pervengono ai nostri telefoni amici, di gay, lesbiche e trans che non hanno il coraggio di denunciare.

Nessuna risposta è per ora giunta dalla politica; alla Commissione Giustizia della Camera è iniziato l’iter per arrivare, se sarà possibile, ad un testo condiviso sull’estensione della legge Mancino sui reati d’odio (relatrice Paola Concia), anche per le persone omosessuali e trans. In attesa che qualcosa concretamente accada dal punto di vista legislativo, registriamo che nessuna azione di tutela è stata svolta dal Ministero degli Interni. D’altronde il ministro delegato ad occuparsi delle tutele per le persone lgbt, ha tenuto un atteggiamento scandalosamente omissorio: da quando è stata nominato, non ha mai promosso un incontro con le associazioni, non è mai stata convocata la Commissione di esperti sulle tematiche lgbt, nominata dal precedente ministro, per non parlare del Forum nazionale delle associazioni che si occupano di violenza sulle donne e sulle persone lgbt, di cui pensiamo la Carfagna non conosca neppure l’esistenza. Insomma siamo alla paralisi assoluta. Ogni tanto il non ministro Carfagna appare sui mass media per fare affermazioni stupefacenti, o per assumere impegni mai concretizzati.

Nel 2009 la nostra azione in difesa delle persone e delle coppie lgbt e di promozione di iniziative condivise con ampi settori della società, proseguirà con
determinazione
, anche per denunciare che nonostante vi siano stati alcuni annunci, come la proposta di legge sui Didore, le norme anti omofobia declamate dalla Carfagna, tutto è drammaticamente fermo, anzi la vita concreta degli omosessuali italiani sta vistosamente peggiorando.

 


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