Il nostro presidente, alcuni mesi fa, aveva preso l’impegno a pubblicare il bilancio dell’associazione. È con piacere che diamo seguito a questo impegno, seppur con un certo ritardo dovuto a problemi organizzativi di cui siamo dispiaciuti. Per il 2008 contiamo non solo di ripetere la pubblicazione, ma di essere decisamente più celeri in modo che sia fruibile su Pegaso al più tardi entro giugno.
La riorganizzazione della struttura nazionale nelle sue diverse componenti in corso da alcuni anni è stata affiancata da una profonda ristrutturazione della gestione economico finanziaria per allinearla alle esigenze, sempre più pressanti, di una organizzazione ramificata in tutto il territorio nazionale con le oltre 40 sedi provinciali e le oltre 70 Associazioni affiliate.
La volontà di procedere alla diffusione capillare dei dati economici è un doveroso gesto di chiarezza e trasparenza rivolto a tutti i soci e le socie ed è finalizzata a dimostrare che l’evoluzione futura dell’Associazione sarà in linea con gli impegni presi dalla sua dirigenza con tutto il corpo associativo. Mi preme comunque ricordare il fatto che, pur non essendo stati pubblicati, i precedenti bilanci erano a disposizione di tutti i soci presso la sede nazionale e che annualmente venivano, e vengono, approvati dal Consiglio nazionale, organo composto attualmente da 80 persone provenienti da tutta Italia, rappresentativo di tutta l’Associazione.
Non vorrei diventare troppo tecnico, e quindi noioso, nell’esposizione delle voci a bilancio e vorrei solo fare un excursus generale, forse più comprensibile. Quello che immediatamente si può cogliere dal’esame dei dati è che una grossa fetta dei proventi vengono impegnati per il "sostentamento" della struttura, spese telefoniche, bancarie, postali, attrezzature e compensi per i collaboratori; la valenza nazionale purtroppo impone una serie di costi inevitabili. C’è però da dire che con i costi pari a quello di quattro impiegati, e con l’impegno di preziosissimi volontari, si riesce a far funzionare una struttura al servizio di oltre 160.000 soci e di tutta la comunità LGBT italiana.
Ancora piccola è la quota rivolta al sostegno dei Comitati provinciali, ma con la creazione di appositi fondi e bandi interni di finanziamento "a progetto", oltre alla organizzazione di seminari di aggiornamento e alla creazione di figure che possano affiancare i Comitati più piccoli nelle loro attività e nella loro crescita si è intrapresa la strada per migliorare questa voce.
Discorso simile si può fare per le Associazioni affiliate, grande fonte di finanziamento per tutta l’Associazione attraverso il tesseramento, per le quali sono previsti una serie di progetti specifici.
Un’altra voce di costo importante è quella legata alle manifestazioni, alle pubblicazioni, alla presenza costante nella vita politica nazionale e locale.
Non voglio andare oltre anche perché comunque non riuscirei a soddisfare tutti i quesiti che possono sorgere leggendo queste righe e questi numeri, vi invito però ad inviare i vostri eventuali quesiti alla mail [email protected], quelli di interesse più generale verranno pubblicati, ovviamente con la relativa risposta, nell’area dedicata sul nuovo portale dell’Associazione: www.arcigay.it
Paolo Ferigo – tesoriere Arcigay