A vent’anni dalla sua scomparsa, celebriamo con orgoglio l’intellettuale che con la sua opera e il suo impegno è stato precursore e incursore di tante strade: Pier Vittorio Tondelli. Con il suo fervore politico e sociale, ha reso la letteratura italiana un’arma rivoluzionaria. Le sue parole, proiettili e fiori. Dallo stile deciso e nuovo di Altri Libertini, romanzo cult degli anni Ottanta posto sotto sequestro dalla procura de l’Aquila per oscenità, allo struggente vigore di Camere Separate, per ripercorrere la vita e le opere di uno scrittore unico, che ha tracciato profili e percorsi nuovi nella letteratura e nella cultura del Novecento.
Nessun sotterfugio, nessun espediente. Nell’opera di Pier Vittorio Tondelli l’omosessualità è raccontata con naturalezza e potenza, realismo ed immediatezza.
Cosa è successo in questi vent’anni? Come e quanto è cambiato il nostro Paese? A vent’anni dalla scomparsa dell’Autore ricominciamo una riflessione. E’ nostro obiettivo porre a confronto due fotografie, quella dell’Italia scattata vent’anni fa da Pier Vittorio Tondelli e quella che del nostro Paese ci offre oggi la cronaca. Quanto ancora dovremo aspettare per quel cambiamento che Tondelli desidera in Camere Separate? Ripartire dalla cultura e dalle parole per tracciare nuovi percorsi rivoluzionari, questo il senso della nostra giornata consacrata a trattenere la memoria di un impegno passato, per disegnare un movimento futuro.
Il pensiero libero e indipendente è a rischio e quindi sono a rischio le fondamenta di una società che possa dirsi civile, il futuro e la dignità di ciascuna e ciascuno sono in pericolo, intere generazioni sono in pericolo: ricominciare dalla cultura è nostra responsabilità.
Maura Chiulli Responsabile Nazionale Arcigay Cultura